Era il 27 novembre 2017, circa un anno fa, quando il Torino di Mihajlovic, terzultimo tecnico dell’era Berlusconi, strappava un pareggio a reti inviolate a San Siro. Quel pareggio costò la panchina a Vincenzo Montella. Proprio l’ex allenatore di Siviglia e Fiorentina, tra le altre, pochi giorni fa non avuto parole al miele per Gattuso, accusandolo di averli addossato pubblicamente le colpe di una presunta cattiva preparazione.
DA TORINO A…TORINO – Quel Milan che il 27 novembre alle 15.00, in una fredda domenica, non riuscì a segnare neanche un gol al Torino non navigava in acque calme. Quella squadra aveva ormai abbandonato il sogno Champions League. Il nuovo modulo, il 3-5-2 aveva stravolto tutto, con i nuovi arrivati Kalinic e André Silva che faticavano a trovare spazio. Un anno dopo tutto è cambiato: domenica, questa volta alle 20.30, il Milan sfiderà il Torino con tutt’altre ambizioni. I 25 punti in classifica, uno in più della Lazio, valgono attualmente il quarto posto.
CALENDARIO DA CHAMPIONS – A tendere una mano a Gattuso c’è anche il calendario con il Milan che, per quanto riguarda il girone d’andata, ha praticamente già affrontato tutti i big match. Torino, Bologna, Fiorentina, Frosinone e Spal, prima della pausa, potrebbero portare 15 punti ipotetici. Un vantaggio da non sottovalutare anche in previsione di alcuni big match: Juventus-Inter per citarne uno. Con cinque vittorie il Milan potrebbe pensare anche di insidiare il secondo posto del Napoli, lontano sette punti. Sognare non costa nulla: un anno dopo tutto è cambiato.
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This post was last modified on 8 Dicembre 2018 - 00:23