Che è successo a quel bel giocatore capace di cambiare fascia con aperture di prima e di creare con tecnica e talento contropiedi insidiosi per il Milan? Anche dopo il pareggio di domenica contro il Torino, come accade spesso ultimamente, Hakan Calhanoglu non ha convinto allenatori e tifosi con la sua prestazione. Lento e macchinoso durante le ripartenze, il giocatore turco si è fatto vedere solo in una occasione (60’) calciando ampiamente a lato dalla sinistra dell’area una palla servita da Higuain. E pensare che il numero 10 rossonero aveva iniziato al meglio il campionato giocando da vero leader la partita vinta all’ultimo secondo contro la Roma a San Siro (31 agosto) dopo aver saltato per squalifica la sfida di Napoli.
Con il passare del tempo, però, Calha è calato vistosamente nelle prestazioni, anche se va detto che una botta al collo del piede destro subita nel derby contro l’Inter ha impedito al centrocampista di giocare al massimo della condizione a ottobre e novembre. I due mesi dell’ecatombe rossonera: Gattuso si è infatti trovato a fare i conti con un infortunio dietro l’altro che ha decimato la squadra. Chi si aspettava un Milan in calo nelle prestazioni e in classifica, però, si sbagliava, perché i rossoneri si sono compattati ancor di più come gruppo giocando meno bene ma essendo più efficaci nei risultati. Hanno convinto contro la Lazio, trionfato in rimonta con il Parma, pareggiato contro un ottimo Torino e sono ora al quarto posto in Champions a +1 dalla Lazio di Simone Inzaghi.
Alla crescita improvvisa e alle prestazioni convincenti di giocatori come Bakayoko, Abate e Zapata, è mancata però la classe di Calhanoglu. Classe che però ha dimostrato domenica il suo collega di ruolo: Samuel Castillejo. L’ex Villareal è entrato con voglia di stupire e si è subito fatto apprezzare dalla San Siro rossonera con giocate e incursioni offensive. È praticamente dal suo ingresso, dopo 60 minuti di gioco apatico, che i rossoneri hanno messo il piede sull’acceleratore schiacciando i granata nella propria metacampo. E alcune delle occasioni più nitide del Milan sono arrivate proprio dai piedi di Castillejo: la prima al 72’ dopo un cross basso di Calabria dalla destra (la girata dello spagnolo viene deviata decisivamente da Izzo in calcio d’angolo), la seconda all’83’ con Rincon decisivo a stoppare il tiro di Higuain dopo lo stop di petto del numero 7.
Insomma, la prestazione di Castillejo ha convinto tutti tra cui Gattuso, che potrebbe garantire un posto da titolare allo spagnolo per le prossime gare. Il tecnico calabrese lo ha fatto capire in conferenza stampa nel post di Milan-Torino dopo una nostra domanda: “Lui dalla prossima gara di Serie A a Bologna? Vediamo, farò le mie valutazioni. Potrebbe essere una possibilità, ma prima c’è la sfida in Europa League contro l’Olympiacos”. In attesa che il vero Calhanoglu torni a farsi apprezzare in campo come nella seconda metà della passata stagione, via libera all’ipotesi Castillejo dal primo minuto: con prestazioni come quelle contro Roma, Sassuolo o Toro i tifosi rossoneri possono stare tranquilli.
This post was last modified on 12 Dicembre 2018 - 18:10