Sono sempre più insistenti le voci che accostano Stefano Sensi, giovane centrocampista del Sassuolo e della nazionale italiana – al Milan, decimato dagli infortuni ed alla ricerca di un regista che sia in grado di sostituire Lucas Biglia a dovere.
Di Sensi se n’è parlato tanto negli ultimi anni – sin dai tempi del Cesena, in cui è cresciuto – ma sempre a corrente alternata. L’approdo al Sassuolo nella stagione 2016/2017 sembrava dargli le chance giuste per una definitiva maturazione, bloccata solo dalle stagioni negative di un Sassuolo in continuo ricambio tattico e tecnico. Quest’anno invece, la squadra emiliana ha deciso di ingaggiare Roberto De Zerbi, notoriamente un guru per quel che riguarda il rendimento dei giocatori in rosa. Durante la stagione in corso Sensi ha iniziato alla grande, prima prendendo parte al turnover nero-verde con frequenza, poi acquisendo una titolarità crescente grazie alla sua estrema versatilità, che gli permette di agire non solo da regista, ma anche da mezz’ala, dove ha dimostrato ottimi tempi di inserimento e di giocata, fondamentali per dare fluidità ad una squadra impostata per giocare un calcio verticale.
Neanche il tempo di accostarlo al Milan, che Sensi ufficializza il suo esordio con la nazionale maggiore nell’amichevole disputata contro gli Stati Uniti in Belgio. Per l’occasione Roberto Mancini, decide di affidargli le chiavi del centrocampo posizionandolo nel ruolo a lui più consono ovvero in cabina di regia, con la maglia n.24. L’Italia riuscirà a portare i tre punti soltanto allo scadere grazie ad una rete di Politano, ma sarà proprio Sensi ad ottenere la palma di migliore in campo, disputando per intero i ’90 minuti e gestendo con personalità ogni pallone giocato, riuscendo a dare un importante contributo in entrambe le fasi di gioco. La sua giocata più frequente è quella che lo vede pronto a ricevere il primo passaggio della difesa, per poi iniziare l’impostazione verso i compagni più avanzati compiendo meno tocchi possibile ed ottimizzando i tempi di gioco. Un approccio tattico acquisito proprio dal suo attuale allenatore e che lo ha visto giocare a suo completo agio nonostante l’esordio assoluto in maglia azzurra. In questo match Sensi ha dimostrato coraggio e idee, caratteristiche che lo rendono ancor più interessante.
Quindi, perchè il Milan dovrebbe prendere Stefano Sensi? In primis perché parliamo di un giocatore che ha avuto la fortuna di aver appreso importanti dettami tattici durante la sua carriera – nonostante abbia soltanto 21 anni -che potranno rappresentare una base fondamentale per il suo sviluppo. Inoltre parliamo di un prospetto italiano importante che potrebbe continuare la linea verde (ed italiana) che il Milan ha iniziato a costruire – seppur con qualche difficoltà – da due anni a questa parte. Inoltre, il prezzo sembrerebbe essere alla portata, una cifra che si aggira attorno ai 25 milioni e che metterebbe in cassaforte una luce importante per il futuro del centrocampo rossonero.
This post was last modified on 23 Novembre 2018 - 19:01