Risulta impossibile rintracciare la definizione di “partita impossibile”. Non esiste un dizionario del calcio e dunque neanche una definizione. Il calcio è una scuola aperta a tutti e l’insegnamento base risulta ben chiaro: non esistono regole. Gattuso, questa sera affronterà una grande verifica. Senza Musacchio, Biglia, Caldara, Bonaventura e qualche problemino per Kessie, Calhanoglu e Cutrone, la prova raggiunge probabilmente l’apice della difficoltà. Nonostante ciò, la Juventus questa sera alle 20.30 si presenterà sul campo di San Siro.
“Affrontiamo una grande squadra”, ha ammesso Gattuso. Tradotto: arriva a Milano la squadra favorita in Italia e una scomoda concorrente per le avversarie in Champions League. Gattuso non hai mai omesso i problemi e le difficoltà della sua squadra. Non l’ha fatto neanche ieri, quando limiti ed infortuni avrebbero potuto rappresentare alibi facili facili. Addirittura già confezionati come scudo per un’eventuale sconfitta.
Ma cosa ci aspettiamo questa sera? Il piccolo Milan affronterà la grande Juventus. Non possiamo che apprezzare la professionalità di mister Gattuso che anche ieri ha provato ad elogiare i suoi calciatori quanto basta, mostrandosi pronto a tutto. Anche ad un’eventuale sconfitta contro i campioni d’Italia in carica. Nella mente di ogni milanista aleggia l’idea di un risultato non positivo. Anche in quella di Gattuso. Il Milan è una squadra in crescita, di prospettiva. Tanto cuore, grinta, passione e carisma. Per la Juventus, dovremmo aggiungere classe, qualità, freddezza ed esperienza. Con un semplice elenco di aggettivi abbiamo già centrato il punto. Il Milan, nel pieno della sua crescita, guarda la Juventus dal basso verso l’alto. “Un pareggio? Cosa devo dire io?”. Niente mister, non dobbiamo dire nulla. Il Milan risponderà presente in uno stadio che ospiterà oltre 70.000 persone. Aldilà di ogni previsione, sarà una grande festa, nella piena consapevolezza della grandezza juventina. E già, solo per questo, il Milan partirà in vantaggio.
Proviamo anche solo per un istante ad immaginare un Milan sconfitto contro la Juventus di Allegri. Con poca sorpresa, probabilmente, analizzeremmo il match riconoscendo i meriti degli avversari. Superata l’amarezza iniziale, andremmo ad analizzare la classifica della Serie A. Milan a 21 punti, tre sconfitte in 12 gare. Contraddizioni o perplessità? Assenti. È risultato quantomeno fisiologico accettare le sconfitte maturate contro Napoli ed Inter. Nonostante la rimonta targata Mertens e il gol subito al minuto 92 dallo spietato Icardi, tutti insieme, i rossoneri hanno superato questi insuccessi. Lo stesso, con altrettanta lucidità, avverrà in caso di una sconfitta contro la Juventus. Dolorosa, quanto fisiologica. Evitando di trainare negatività nel mondo milanista, risulta sufficiente ammettere che quella di questa sera sarà una sfida complicata, ma anche ambiziosa. Aggiungendo la Juventus tra la lista delle squadre non sconfitte dal Milan, i rossoneri risulterebbero sopraffatti solo da Napoli, Inter e Juventus. Tutto compreso nei range della normalità. Almeno per una squadra di prospettiva come quella rossonera.
This post was last modified on 11 Novembre 2018 - 15:00