Il Milan ritrova il Betis, questa volta a Siviglia, per la giornata numero 4 di questa prima fase dell’Europa League. Un match fondamentale per le sorti dei rossoneri, momentaneamente secondi nel gruppo F. Approccio psicologico allarmante dei rossoneri nel match di San Siro, sconfitti proprio contro la squadra spagnola. Uno stadio apparecchiato per le grandi occasione, grandioso colpo d’occhio allo stadio Villamarin di Siviglia. Un’eventuale vittoria per le due squadre, potrebbe regalare il primato in classifica a due giornate dal termine della fase a gironi.
3-5-2 per il Milan di Gattuso, che si presenta con una difesa a tre e il solo Cutrone come faro offensivo. Un avvio di gara morbido per entrambe le squadre. Inibiti, una partenza in folle per i rossoneri. Lo stesso dicasi per il Betis, che propone prontamente un gran lavoro in fase difensiva e di interdizione. Il primo a provarci dalla distanza è proprio Calhanoglu, al minuto 7, con la sfera che termina alta. I primi dieci minuti, mettono in mostra un match didascalico, di posizione. Tanti passaggi, manovre, ma pochi sbocchi in zona offensiva. Al minuto 12, il Betis si presenta per la prima volta in area di rigore del Milan: è subito gol. Una partita in equilibrio per la prima manciata di minuti, rotto ed interrotto dalla rete di Lo Celso. Bell’azione del Betis, con Musacchio che esce dai blocchi, verso il portatore di palla. Fa lo stesso, Borini. Lo Celsio, servito in area di rigore, non sbaglia. E da qui, è tutta un’altra gara. Il Betis fa il suo gioco, con un Milan spaesato. Nonostante il centrocampo a cinque uomini, gli spagnoli non faticano ad impostare anche tra le linee, spingendo sopratutto dalle parti di Borini. L’occupazione del campo e la lettura tattica da parte del Betis sono da manuale, con il Milan alla ricerca della fluidità, ma le linee degli spagnoli risultano pressoché invalicabili. Facile leggere e prevedere ogni mossa o scambio dei rossoneri. Il Milan allora opta per il pressing, inducendo il Betis ad accelerare e sbagliare il ripiego. È ciò che accade al minuto 23, ma i rossoneri non concretizzano. Minuto 26, Borini perde un’altra marcatura. Imbucata in area di rigore, stessa azione della rete, ma questa volta nessuno raggiunge la sfera. Arriva al minuto 34 la prima scossa offensiva dei rossoneri: a centrare lo specchio della porta è proprio Calhanoglu. Il primo tempo si conclude con un doppio cross di Borini. Milan a riposo con un discreto spunto e nell’area di rigore avversaria.
La ripresa decolla con il Milan che si propone in attacco, provando a rintracciare nell’immediato una reazione. Il Betis non resta di certo a guardare, riprendendo la trama interrotta per il break. Sorge l’affinità tra Suso e Calhanoglu, con lo spagnolo che a pochi minuti dall’inizio della ripresa serve con una sventagliata perfetta il compagno. Anche lo stesso Borini, sin dai primi minuti, non fatica a giocare maggiormente nella zona offensiva. Risulta comunque una spinta del tutto sterile, priva di trama e significati concreti. Lo Celso, instancabile, al minuto 56 prova la conclusione dalla distanza che termina in tribuna. Ordinaria amministrazione per il Betis, tanta corsa e spunti facilmente intercettabili per i rossoneri. Al minuto 57, l’azione si conclude con un angolo per il Milan, con lo spunto che nasce da un bel cross di Suso, che non rintraccia i compagni. Dopo neanche un minuto, ecco la prima grande occasione per il Milan. Ottima, la parata di Lopéz, con Suso che prova il tiro dalla distanza, da posizione defilata sulla destra. Al minuto 61, è il solito numero 8 a riportare in parità il match. Perla su punizione dello spagnolo, con un’ottima traiettoria sul secondo palo. 1-1 a Siviglia. Il Milan comincia a crederci, proponendo Borini al tiro al minuto 63. Il gol è valso come un’iniezione di coraggio, con il Milan più concreto durante i fraseggi. Al minuto 76, torna a tremare la difesa del Milan, con Abate che perde la marcatura e Guardado che tenta il pallonetto a Reina, non ben posizionato tra i pali. La palla esce di poco. Momenti di preoccupazioni al minuto 79, con Musacchio che lascia il terreno di gioco in barella dopo un duro contrasto involontario con il compagno Kessie. Grande intervento di Borini al minuto 86, che con Reina nelle vesti di complice, salva il risultato, conservando il pareggio. Gattuso perde anche Calhanoglu e si arriva così ai 6 minuti di recupero concessi dall’arbitro. Non c’è due senza tre e dalla battaglia di Siviglia non ne esce bene anche Kessie, costretto a stringere i denti per i minuti finali. È 1-1 il risultato dopo 96 minuti di gioco.
This post was last modified on 8 Novembre 2018 - 23:50