L’uomo copertina è lui, Alessio Romagnoli, non potrebbe essere altrimenti. Piazzarsi al centro della difesa di una squadra come il Milan – scrive La Gazzetta dello Sport – diventarne capitano a 23 indossando quella fascia che fu di Baresi e Maldini (dopo aver rinnovato nel periodo non certo più tranquillo della storia del club), risolvere le notti inquete del Diavolo con gol allo scadere per due volta di fila è sicuramente da predestinati.
Il suo idolo calcistico è un certo Alessandro Nesta (per il quale ha abbandonato il 46 dell’altro suoi mito sportivo Valentino Rossi per indossare il 13). Domenica contro la Juventus Romagnoli toccherà le 100 presenze in A coi rossoneri. Ha maturato esperienza accanto a compagni più esperti, da Paletta a Bonucci, che gli ha lasciato un eredità pesante.
Il centrale rossonero indossa i gradi da capitano con la stessa naturalezza con la quale tenta la giocata vincente nei momenti chiave delle gare, ma il feeling col gol in casa Romagnoli non è mai mancato: dal primo gol in rossonero in Coppa Italia contro l’Alessandria, all’ 1-2 realizzato nel derby poi pareggiato da Zapata, fino al rigore decisivo realizzato in semifinale di Coppa Italia contro la Lazio lo scorso anno.
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This post was last modified on 6 Novembre 2018 - 11:19