Gattuso a Milan TV: “È un Milan che non muore mai. È un onore guidare questi ragazzi”

Il tecnico rossonero è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Milan TV. Ecco le dichiarazioni di Gattuso.

Se si considera il trascinatore di questa squadra: “Non mi piace essere considerato come tale. Io devo essere in grado, insieme al mio staff, di preparare bene le partite e a far commettere meno errori possibili ai nostri calciatori. Non mi piace quando vengo considerato un leader o un trascinatore. I giocatori sono i leader della squadra. Io devo solo dare le informazioni corrette per farli rendere al meglio in un ambiente sereno“.

Sul momento che vorrebbe cambiare: “La finale di Coppa Italia con la Juventus. Loro erano in difficoltà e ho pensato che avremmo vinto noi. La Juve quel giorno ha fatto una prestazione incredibile e abbiamo commesso qualche errore noi. Quella vittoria ci avrebbe sicuramente aiutato in questo momento storico“.

Sul momento più bello da quando allena il Milan: “Le due vittorie con Roma e Lazio in campionato e i quarti di finale di ritorno con la Lazio. Siamo stati a Roma 7-8 giorni insieme, abbiamo giocato e abbiamo lavorato da grande squadra. E’ stata una settimana bellissima che mi ha arricchito molto“.

Sul bilancio dopo un anno: “Mi sembra sia passato più di un anno. Per me è un grandissimo orgoglio gestire questa squadra. Per me è un sogno, mi sento a mio agio nonostante le difficoltà. Tutto quello che faccio lo faccio con grande voglia e passione. Sono un privilegiato e per questo darò sempre il massimo“.

Sul calendario: “Non dobbiamo stare a pensare a quante partite mancano alla sosta. Dobbiamo sbagliare il meno possibile, recuperando le energie dopo ogni gara. Ci aspettano partite importanti“.

Sul momento del Milan: “E’ un Milan che non muore mai. Nei momenti di difficoltà, quando tutti ci danno per sconfitti, riusciamo a tirar fuori buone prestazioni. Dobbiamo continuare così, su questa strada. Dobbiamo mettere da parte la paura, se riusciamo a giocare liberi di testa e di gambe possiamo dare tanto e raggiungere traguardi importanti”. 

Sui tanti giocatori che si sono allenati oggi: “Fa capire la mentalità e il senso di appartenenza dei miei ragazzi. Senza questi valori non saremmo riusciti a fare prestazioni così imponenti“.

Su Higuain: “Giocherà giovedì. Proveremo a giocare con due punte. Dobbiamo vincere a tutti i costi e fare meno fatica possibile. Il Pipita l’ho visto tranquillo in questi giorni, sta lavorando con grande serietà e professionalità. Anche oggi si è allenato nonostante il giorno di riposo che ho concesso”.

Sui miglioramenti della squadra: “E’ la testimonianza che stiamo facendo un lavoro importante. Non è un caso che alla lunga i giocatori riescano a tenere e rendere al massimo. Anche i giocatori come sono meno coinvolti, stanno lanciando segnali importanti. Abate, ad esempio, è un leader fuori e dentro dal campo. Non è stato un caso che ieri l’abbiamo provato nella difesa a tre. Abbiamo anche Simic, a cui verrà data una possibilità, ma va messo nelle condizioni di giocare e rendere al meglio.  Ieri sera, Borini ha fatto i primi 10 minuti in modo imbarazzante, ma poi ne è uscito fuori con lo spirito e la grinta che chiedo a tutti“.

Su Conti: “Prima del nostro gol stavo pensando di cambiare Calabria e Borini per far entrare Laxalt e Conti. Questo dimostra che sta iniziando a stare bene. Deve migliorare nell’uno contro uno, ma sta migliorando“.

Sulla partita contro la Lazio: “Quando ci sono degli infortunati è giusto che se ne parli. E’ un qualcosa che ci può far crescere e migliorare. L’anomalia più grande è che ci sono tre giocatori con lo stesso problema a livello tendineo e tutti nello stesso reparto. E’ quello che ci lascia un po’ perplessi. Ieri sera, ho visto una squadra che si è ricompattata. Ho visto i giocatori carichi al punto giusto, anche i giocatori tornati dalle Nazionali. Son contento per come abbiamo giocato a livello di quantità e qualità”.

 

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