Contro la Juve abbiamo dato il massimo, loro il minimo ed è finita 0 a 2. Purtroppo è la fotografia perfetta del divario che c’è tra le due squadre in questo momento. Era impensabile fare di più, soprattutto in queste condizioni di formazione. Persino il Milan di Doha, per qualità tecniche, tattiche ed umane di alcuni uomini era nettamente più forte della squadra di ieri sera. Nessuna colpa a Gattuso che contro la Juve non poteva fare di più. Semmai c’è da chiedersi perchè il Milan si trovi in queste condizioni fisiche a metà novembre, probabilmente è stato sbagliato più di qualcosa dal punto di vista atletico e nella gestione delle risorse. Inconcepibile aver spremuto come un limone il cagionevole Biglia e adesso trovarsi ad affrontare così tante partite di campionato senza un “cervello” a metà campo. Tenendo continuamente Montolivo in panchina, dopo averlo “emarginato” per mesi.
Tuttavia per la sconfitta contro i bianconeri non ha senso criticare Rino e nemmeno prendersela con i “singoli” per i marchiani errori sui gol di Mandzukic e Cristiano Ronaldo. La povertà tecnica della rosa è tale per cui bisogna rendersene conto ed essere addirittura soddisfatti di salutare la sosta delle Nazionali a ridosso del quarto posto. E’ un vero peccato che alla ripresa del campionato ci sia lo “spareggio” contro la Lazio e il Milan sia costretto ad affrontarlo con la stessa formazione rabberciata (Gattuso ha confermato la pesantissima assenza di Bonaventura) ma anche senza Higuain. Gravissima la sua mancanza di responsabilità nei confronti della squadra e sportivamente “folle” la sua espulsione. Lodevoli ma inutili le scuse. Il danno recato al Milan per l’imminente squalifica è incalcolabile. A livello di immagine poi deve rendersi conto che al Milan quelle scene non si fanno. Un leader tantomeno. Ho sempre stroncato con dure critiche la pessima leadership di Bonucci rossonero, non posso fare a meno di stigmatizzare la folle serata di Higuain, per il quale stravedo.
Poteva essere la “sosta” del cambio di allenatore e invece Gattuso ha salvato la panchina. Speriamo che regga fino a Capodanno, significherebbe ritrovare il Milan ancora a ridosso della zona Champions. Poi, a gennaio, sarà necessario intervenire pesantemente sul mercato e magari a quel punto procedere anche con il cambio di allenatore per approdare a quel famoso Antonio Conte, uno dei pochi, forse l’unico, in grado di far rendere una squadra mediocre al di sopra del proprio valore elevandola a livello delle “grandi”.
Questo miracolo sportivo era riuscito a Conte nel 2011/12 quando in classifica la sua Juve chiuse davanti al Milan, sovvertendo valori sportivi ed economici che sei anni fa pendevano nettamente dalla nostra parte. Proprio da lì cominciò il nostro “suicidio” economico e sportivo, che in pochissimi mesi ci ha portato da essere una delle prime squadre d’Europa a diventare una delle peggiori d’Italia. Per ironia della sorte, mentre ieri sera assistevamo all’ennesima dimostrazione dell’attuale divario tra i due club che hanno scritto la storia del calcio italiano, dall’altra parte dell’Oceano il solito “Carlitos” alla veneranda età di 34 anni dimostrava ancora una volta al mondo quanto siamo stati stupidi a perderlo 7 anni fa. Tevez fu il giocatore che spostò quegli equilibri che ancora adesso segnano la storia del nostro calcio. Difficile dimenticare chi scavato quella spaccatura divenuta un oceano di distanza tra noi e la Juve.
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This post was last modified on 12 Novembre 2018 - 19:08