Si chiude con l’ennesima notizia sconcertante questa settimana rossonera, che ha visto aggiungere alla sua lunga lista di infortunati anche Alessio Romagnoli, a causa di un guaio fisico molto simile a quello accorso sia a Lucas Biglia che a Mattia Caldara.
“Una lesione della giunzione miotendinea del gemello mediale del polpaccio sinistro”.
Questo il primo responso degli esami strumentali effettuati in settimana. Una diagnosi che sembra essere meno grave rispetto a quella dei compagni di squadra, ma che continua a destare non poca preoccupazione. In molti abbiamo preferito accostare l’infermeria piena delle ultime settimane ad un periodo di sciagura fortuita, dove anche il minimo contatto può trasformarsi in un dramma. Effettivamente, molti acciacchi si sono verificati in seguito a normali contrasti di gioco, come accaduto a Musacchio o a Calabria, ma altrettanti si sono verificati in fase di preparazione. Il fatto che Romagnoli si sia fatto male in Nazionale risulta un attenuante poco attendibile, il che ci indica come la sorgente del problema sia forse da ricercare in casa.
I principali dubbi vedono quindi protagonisti i preparatori atletici attuali del Milan, quali Mario Innaurato, Bruno Giovanni Dominici e Dino Tenderini, che a questo punto sembrano aver affrontato con poche precauzioni le condizioni fisiche degli atleti in rosa o potrebbero essere stati protagonisti in negativo di una mancata comunicazione efficace con lo staff medico di supporto.
POSSIBILI SOLUZIONI
A questo punto, il Milan si ritroverà costretto ad affrontare la ripresa dalla sosta privo di una difesa all’altezza. Esclusi gli infortunati Romagnoli e Musacchio, il reparto arretrato rossonero vede figurare al momento soltanto il colombiano Zapata ed il primavera Simic. L’idea di una difesa a 3 che circola nelle ultime ore può esser scartata con tutta probabilità, visto la mancanza di uomini di ruolo. Per quanto riguarda la classica linea a 4 invece, sembra difficile pensare alla mossa Simic in un match delicato con la Lazio. Allo stesso tempo però, neanche il posizionamento di Rodriguez al centro della difesa porterebbe le garanzie necessarie ai meccanismi difensivi rossoneri.
La soluzione più auspicabile e paradossale al momento è quella di Kessiè schierato al centro della difesa, come aveva già ipotizzato Gattuso. Scelta che comporterebbe il rilancio di uno tra Josè Mauri e Bertolacci, fin qui utilizzati soltanto contro il modesto Dudelange in Europa League, vista la pesante assenza di Bonaventura che si prolungherà fino a primavera inoltrata. Anche questo infortunio inoltre, sembra avere più ombre che luci nelle modalità in cui è avvenuto.. Forse va cambiato qualcosa, o forse è il momento che la situazione venga spiegata chiaramente a tutto l’ambiente.
This post was last modified on 18 Novembre 2018 - 09:55