27 novembre 2017, 27 novembre 2018. Il libro è completo, anche la pagina 365 di 365 è stata scritta. Un anno fa, oggi, Gennaro Gattuso diventava l’allenatore del Milan, subentrando all’esonerato Vincenzo Montella. Era, appunto, una fredda mattina di fine novembre. Trecentosessantacinque giorni e cinquantuno partite dopo, Rino è ancora li. A lottare per la squadra della sua vita, per riportarla nei dorati piani del calcio mondiale dove, nel corso della sua carriera da giocatore, l’aveva ripetutamente condotta.
Oggi, ad un anno di distanza da tweet che ne annunciò l’investitura ufficiale a tecnico del club di Via Aldo Rossi, ripercorriamo la sua avventura fin qui, attraverso 5 momenti chiave che, senza dubbio, hanno rivestito il ruolo di break-point del suo cammino da tecnico rossonero.
Benevento-Milan 2-2, 3 dicembre 2017
Non si può che partire da qui, dall’esordio, poi rivelatosi traumatico, di Rino. É la mattina del 3 dicembre 2017, il Milan rende visita al Benevento, fanalino di coda del campionato ancora a quota 0 punti dopo quasi quattro mesi di campionato. Le forze in campo sono naturalmente squilibrate in favore dei rossoneri, per la prima volta guidati da Gattuso. Bonaventura manda avanti il Diavolo sui titoli di coda del primo tempo. Puscas riequilibra la situazione in avvio di ripresa, Kalinic di testa fa sorridere di nuovo l’esordiente mister. Tutto pare avviarsi verso un primo atto vincente, seppur non brillante. Ma non sarà così: al minuto numero 95 ci pensa Brignoli, di professione portiere, a macchiare indelebilmente il primo impegno di Gattuso da allenatore del Milan, siglando il pesantissimo gol – che farà il giro del mondo – del 2-2.
Milan-Inter 1-0, 27 dicembre 2017
Trascorrono tre settimane dalla sfida del Vigorito, con il Milan che continua a collezionare risultati non all’altezza, su tutti il 3-0 subito dall’Hellas al Bentegodi. A cavallo fra Natale e Capodanno, ad un mese esatto dal suo insediamento, per Rino arriva già la gara della verità: a San Siro c’è il derby. La stra-cittadina con l’Inter vale l’accesso alle semifinali di Coppa Italia. La partita è dura ed, al 90esimo, a trionfare sono freddo ed equilibrio. Ma, allo scadere del primo tempo supplementare, è la zampata di Cutrone a decidere la sfida, mandando il Milan a giocarsi la Finale di Roma con la Lazio e segnando una svolta per la compagine rossonera e per lo stesso Gattuso.
Roma-Milan 0-2 e Lazio-Milan 4-5, 25 e 28 febbraio 2018
Dal derby in poi, Gattuso cresce, il Milan pure. Da quell’1-0 firmato Cutrone arrivano 10 risultati utili consecutivi, fra Serie A, sedicesimi di Europa League e andata della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, finita 0-0 a San Siro. A fine inverno, per il Diavolo è tempo di vacanze romane: il 25 febbraio c’è Roma-Milan, il 28 il ritorno contro il bianco-celesti all’Olimpico. Una doppia trasferta trionfale: Cutrone e Calabria freddano i giallorossi, rimettendo clamorosamente i meneghini in corsa per la qualificazione alla Champions. L’aquila, invece, cade soltanto ai rigori, con Romagnoli – di fede laziale – a siglare il penalty decisivo, che manda il Diavolo in Finale di Coppa Italia, contro la Juve.
Juventus-Milan 4-0, 9 maggio 2018
L’ultimo atto si gioca ancora a Roma, ancora all’Olimpico. Di fronte, come detto, c’è la Juve, campione d’Italia e finalista di Champions League. Per Gattuso è la prima finale da tecnico del Milan, dopo le tante – anche e soprattutto in Europa – vissute da calciatore. Il primo tempo si chiude a reti bianche, nella ripresa l’equilibrio si rompe subito: Benatia svetta e gira in porta un corner di Pjanic, Donnarumma è battuto. E sarà proprio il portiere numero 99 a “tradire” Rino, influendo negativamente nel tracollo rossonero: la Juve sfrutta le incertezze di Gigio, i piemontesi dilagano. A fine partita il tabellone reciterà 4-0, la Coppa prende la direzione di Torino. È una disfatta totale, anche e sopratutto per Rino.
Milan-Fiorentina 5-1, 20 maggio 2018
Archiviata la batosta di Roma, il Milan è obbligato a rituffarsi sulla Serie A. Ci sono due gare da giocare e, soprattutto, un pass per l’Europa League da conquistare. La rincorsa Champions si è esaurita rapidamente con il pareggio nel derby di aprile e la successiva sconfitta per mano, ancora una volta, del Benevento, già avviato verso la B. Il calendario mette di fronte i rossoneri ad Atalanta e Fiorentina nell’ultima tornata della stagione. E sono proprio orobici e toscani a contendere a Gattuso la qualificazione europea: a Bergamo il Milan pareggia 1-1, rimandando tutti i discorsi all’ultima giornata. A San Siro, dunque, si gioca un vero e proprio spareggio che, però, Romagnoli e compagni stravincono: è 5-1, è qualificazione all’Europa League, senza passare dai preliminari.
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