E’ iniziata oggi la settimana del derby. Quella di sfottò e gufate, pronostici e preghiere. Il derby è sempre il derby, sì. Ma quello di domenica sarà più bello. Non al livello dei migliori evidentemente, ma senza dubbio al di sopra della media degli ultimi anni. Quelli post scudetto per intenderci. Ci sono tre motivi in particolare che vanno proprio in questa direzione: sarà il derby migliore degli ultimi 7 anni.
1 OBIETTIVO
Non è la prima volta che c’è qualcosa in gioco. Ma la posta in palio, a questo giro, è la Champions. E non l’Europa Legaue o la dignità, come capitato troppo spesso nel recente passato. Il quarto posto, finalmente, è un obiettivo concreto per entrambe: la banda di Spalletti lo ha agguantato l’anno scorso e punta a mantenerlo quest’anno, magari un pò più in fretta. Quella di Gattuso lo invocava già coi cinesi, salvo poi lottare per un altro tipo di Europa: oggi è consapevole, almeno, di poteresela giocare fino in fondo.
2 NOVE
Mancavano tanto. Non per colpa dell’Inter nautaralmente, che un nove da cento e lode ce l’ha già da qualche tempo. Ma del Milan, che da Pippo in poi ha avuto solo finti bomber di passaggio. Nel mondo è difficile trovare altri derby che mettano di fronte due campioni, col nove sulle spalle, del genere: Icardi contro Higuain è tanta roba. Duello fra argentini, leader, fuoriclasse. Scontro fra modelli opposti di giocare a calcio, ma con un grande vizio comune.
3 MISTER
A Milano ci sono finalmente due allenatori veri. Nel senso che sono riusciti a dare un’impronta marcata alle proprie creature. Che sanno farsi capire, determinare, prendersi le responsabilità. L’Inter fisica di Spalletti e il Milan tecnico di Gattuso. La capacità di colpire di uno, la vulnerabilità dell’altro. L’imediatezza del primo, il palleggio del secondo. Diversi, molto diversi. Ma è pur sempre Inter-Milan. Ed è giusto che sia così.