Alla fine hanno vinto i più forti, o meglio i più cattivi, agonisticamente parlando. Il Milan visto ieri sera nel derby è stata una squadra irriconoscibile. Il solito 4-3-3 non ha dato i frutti sperati e, già nell’approccio, la formazione di Gattuso è sembrata molle e già posseduta dall’avversario.
MILAN IRRICONOSCIBILE – Nel corso del post-partita Gattuso ha elogiato diversi aspetti positivi del suo Milan. Ma all’indomani della partita trovare degli elogi è davvero difficile. I rossoneri non hanno mai impensierito l’Inter, creando difatti nulla. Lo sterile possesso palla della formazione di Gattuso ha creato solo due tiri in porta, peraltro deboli e poco cattivi. Il solo Biglia non ha potuto reggere il confronto con il centrocampo dell’Inter, vero dominatore della mediana per tutta la partita. Kessié è apparso stanco. Bonaventura ha fatto peggio. Come succede spesso, poi, sono mancati anche i rifornimenti per Gonzalo Higuain.
PERCHE’ CUTRONE ALA? – Sullo 0 a 0, nella seconda parte del secondo tempo, quando il Milan stava cercando di affacciarsi con più pericolosità nell’area di rigore nerazzurra Gattuso cambia uno stanco Calhanoglu per far entrare Cutrone. Tutti pensano alle due punte, ma l’ex allenatore della Primavera non effettua il cambio di modulo, facendo giocare Cutrone nello stesso ruolo di Calhanoglu. Una mossa che mette in difficoltà la squadra, come lo stesso Cutrone che ogni qualvolta che giunge sul fondo spreca malamente diversi cross. Chissà cosa avranno pensato Castillejo e Laxalt in panchina. Il passaggio al 4-4-2 poteva mettere in difficoltà la difesa nerazzurra, creando ulteriori spazi a Higuain. Male infine, come al solito, l’ingresso di Bakayoko al posto di Kessié. Peccato. Dodici punti in otto partite, per questo Milan, sono davvero pochi.
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This post was last modified on 22 Ottobre 2018 - 16:25