Questione di pochissimi giorni e, dopo la sosta Nazionali, la Serie A tornerà a dare un senso al weekend degli appassionati di calcio. Il match clou della nona giornata sarà Inter-Milan, derby numero 222 della storia dei due club. Molti dei protagonisti conoscono già le emozioni che ti può regalare una partita del genere, per altri sarà la prima volta. Senza dubbio sarà il primo duello meneghino tra Icardi e Higuain ma, per i nostalgici, è anche il primo derby – dirigenziale – tra Javier Zanetti e Paolo Maldini: l’argentino ricopre il ruolo di vice presidente praticamente da quando ha lasciato il calcio giocato; l’eterno numero 3 rossonero invece assiste solo da pochi mesi Leonardo come una sorta di direttore tecnico dell’area sport, realizzando il sogno – un po’ anche di tutti i tifosi rossoneri – di continuare a far parte della squadra in cui è cresciuto e con la quale ha raggiunto svariate volte la vetta del mondo.
L’ultimo derby in cui i due capitani e leggende si sono affrontati risale al 15 febbraio 2009, con i cugini che ebbero la meglio per 2 reti a 1. Dopo l’addio di Maldini il derby della Madonnina ha perso un po’ di valore dal punto di vista simbolico e – a maggior ragione – con il ritiro del 4 nerazzurro. Basti ripensare a quelle gare in cui i capitani – con tutto il rispetto – erano Montolivo da una parte e Guarin dall’altra. Domenica dunque le due icone del calcio milanese torneranno avversarie, con il rispetto reciproco che li ha sempre accompagnati e contraddistinti. Rispetto confermato dallo stesso Paolino, il quale racconto: “Una volta io e Javier ci siamo scontrati in un contrasto e siamo caduti entrambi. La cosa bella è stata che tutti e due ci siamo aiutati nel rialzarci dicendoci a vicenda ‘Scusa capitano’”. Rispetto riconosciuto da entrambe le tifoserie, che hanno sempre trovato modo di omaggiare l’avversario nei migliori dei modi.
Coincidenza vuole che la prima stracittadina dirigenziale tra i due ex baluardi coincida con il periodo in cui l’Inter si avvicina sempre di più a tornare ai livelli che le spettano e in cui lo stesso Milan – dopo l’ultimo pasticcio (così come lo ha definito Suso) cinese – si riscopre forte in società, con una squadra che gioca bene e con un bomber che manca dai tempi di Ibrahimovic (che in questi giorni è il sogno di mercato di molti tifosi rossoneri), elementi, si spera, essenziali per la rinascita del club di Via Aldo Rossi. Dunque non ci resta che goderci quello che si preannuncia un derby spettacolare sia in campo (per il primo duello tra Icardi e Higuain) sia dal punto di vista dirigenziale. Non ce ne voglia il nostro carissimo rivale storico Javier: buona fortuna a Paolo e a Leonardo, il cui suo ultimo derby risale nel 2011 (anno del 18esimo scudetto rossonero) quando non era allenatore, né dirigente del Milan; bensì sedeva sulla panchina dei cugini nerazzurri.
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