Il dubbio Bakayoko. Quale la soluzione?

Tiemoue Bakayoko, in casa Milan, resta un’incognita. Dopo la prima apparizione del francese contro il Napoli – in cabina di regia – mister Gattuso ha prontamente inteso la problematica. “Ho sbagliato io. Vedremo di migliorare l’impostazione della manovra” aveva ammesso il tecnico. Bocciato da regista, quasi un mese dopo, contro il Cagliari, Gattuso ha scelto di cambiare. Esterno di centrocampo. Un tipo di gioco forse poco ordinato e una personalità non troppo sicura. Si apprende questo dalle sue giocate e dalla sua grinta in campo. “Si sta ambientando” ha provato a spiegare Gattuso. Il centrocampista ha collezionato 6 presenze totali sino ad ora, di cui due da titolare in Europa League. Le qualità del francese risultano indiscusse. Basti ricordare le sue prestazioni al Rennes che avrebbero spinto il Monaco ad investire proprio sul classe 1994. In Francia ha espresso un ottimo calcio, di classe e di quantità. In Italia probabilmente la musica è diversa. Che fare? Sicuramente la miglior medicina sarebbe una gran dose di fiducia, oltre che minuti al centro del gioco rossonero. Sarebbe opportuno, dunque, condurre la completezza della rosa verso una forma fisica e una sicurezza tattica sufficiente. Solo sperimentando, il mister potrà scegliere se considerare il francese una pedina su cui porre le basi per la stagione rossonera. Bakayoko risulta, infine, un’alternativa valida a Kessie e Bonaventura. In un centrocampo dove saranno necessarie freschezza e lucidità, per tutto l’arco della stagione. Serve, quindi, scaldare i motori. Il francese attende la chiamata. 

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