Criticato, senza remore ne, probabilmente, la giusta cognizione, quando i risultati non soddisfacevano pienamente. Rino Gattuso, però, non si è scoraggiato e, con forza, ha dimostrato che lui, sulla panchina del suo Milan, ci può stare benissimo. Tre vittorie in sette giorni hanno rimesso in pace il Diavolo con il proprio condottiero. Ammesso, ovviamente, che si pensi davvero ci sia stata burrasca per qualche punto strappato via per pura casualità o errori individuali.
ULTIMA PROVA
Chiaro, però, che vincere con Chievo, Sassuolo ed Olympiacos non possa bastare. Il Milan è “ancora” decimo e ha bisogno di vedersi al più presto fra i primi 4 slot della classifica. Ed, allora, ecco giungere un derby che ha il sapore della prova finale all’Università, soprattutto per chi dovrà guidare una squadra finalmente all’altezza dei gloriosi derby che furono. Gattuso, quindi, scenderà in campo con la consapevolezza che questo Inter-Milan potrebbe definitivamente vederlo accomodare alla tavola rotonda degli allenatori top in Italia.
PRESSIONE
Dirla così, ovviamente, potrebbe anche lasciare intendere la possibilità che al mister del Milan venga il magone da responsabilità. Chiaro è che il livello di pressione è alto, altissimo. Al pari della posta in palio: oggi Milano si sta risvegliando finalmente competitiva ed una stracittadina, pur autunnale, potrebbe già spostare equilibri importanti in vista di una stagione comunque ancora agli albori.
FIDUCIA
In ogni caso, comunque, a questa partita Rino ed i suoi debbono arrivarci con la consapevolezza di una forza e di una qualità non indifferente: fattore che, nella sfida rossonerazzurra, non può che essere un fattore. Le qualità ci sono, da ambo le parti. Domenica sera, dunque, la spunterà chi avrà nervi più saldi e maggiore voglia di vincere. Armi che, a Rino, di certo non mancano. E che potrebbero diventare fondamentali nella sua prova finale.
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This post was last modified on 18 Ottobre 2018 - 18:35