I flop della passata stagione sono ben chiari a Gattuso e a tutto il mondo rossonero. Un Biglia molto lontano dalla perfezione, un Rodriguez poco concreto e due centravanti difficilmente cinici e decisivi. I primi due vestono ancora la maglia rossonera, i restanti sono alla ricerca di conferme, altrove. Le sorprese di questa stagione, invece, sono altrettanto chiare. Un Biglia decisivo, fonte della manovra e un Rodriguez ispirato e grintoso. Qualcosa è cambiato. Che sia la serenità, le minori pressioni, una rinascita calcistica. Non si sa. Le rivelazioni sono proprio loro. Un salto di qualità fondamentale per Gattuso e per la squadra. In sole sette presenze, il terzino svizzero ha già confezionato ben due assist, garantendo una copertura difensiva da veterano, oltre a qualche squillo offensivo convincente. Non mancano grinta, precisione e cambi di gioco geniali. Una piacevole sorpresa. Stesso dicasi per Biglia, autore di una prestazione sontuosa proprio contro il Chievo, con 0 passaggi sbagliati. L’argentino è consapevole di risultare al centro del progetto di mister Gattuso, così come al centro di ogni azione, ogni idea offensiva. I meriti? Risponde Gattuso, predicatore della mentalità vincente. Le qualità e le doti non sono mai mancate ai rossoneri: per avvicinarsi alla perfezione mancava un’imponente dose di grinta e mentalità superiore all’avversario. I due hanno registrato una crescita provvidenziale, non scontata. Tra i meriti di Rino compare, certamente, anche la fiducia indiscussa verso le sue pedine cardine. Completati dall’ottima intesa coi compagni ed investiti di fiducia, Biglia e Rodriguez salgono, di diritto, sul podio delle sorprese.
RIMPIANTO ATTACCANTI
E se questa rinascita fosse accaduta anche ad André Silva o Kalinic? Difficile proporre un’analisi con supposizioni, ma il Milan ha scelto di privarsi di entrambi, condannando mister Gattuso ad un’unica alternativa al Pipita Higuain. André Silva, con la maglia del Siviglia, si sta confermando un ottimo centravanti, nonostante la stagione in rossonero tra luci ed ombre. Doveroso ammettere la mancanza di un terzo centravanti di ruolo in rosa, con il portoghese, probabilmente, come rimpianto primario per tutto il mondo rossonero. Completato con la giusta dose di protagonismo, fiducia e garanzie, ha finalmente trovato la sua dimensione. 7 reti in 12 partite.
Serviva serenità e fiducia. Gattuso lo sa, ha scelto di vestire Milanello da casa e il Milan da famiglia. Vietato sottovalutare gli avversari e sopratutto le proprie doti. Gattuso ha riacceso il Milan, mentre chi ha lasciato i rossoneri sta illuminando altre vie. Sempre all’insegna della serenità.
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