Dopo i tre pareggi consecutivi collezionati dai rossoneri, dei quali due maturati ingenuamente in due gare oggettivamente in cassaforte, l’indiziato numero uno è Gennaro Gattuso, accusato di scarsa capacità a leggere le partite in corsa e di non essere in grado di trasmettere personalità e mentalità da grande squadra ad un gruppo di ragazzi mediamente molto giovani. Tutto – anche in questo caso, oggettivamente – vero. Così come lo è che fino allo scorso giugno sul carro di Rino ci erano saliti tutti: tifosi, giornalisti ed opinionisti.
In medium stat virtus, come in tutte le cose, e di conseguenza era preventivabile che un allenatore dalla scarsa esperienza, nella stagione della consacrazione, avrebbe potuto incontrare alcune difficoltà. Del resto, lo scorso anno fare peggio di quello che c’era prima sarebbe stato molto difficile. Difficile come iniziare tutto a bocce ferme, con una squadra che – anche se diversamente a livello mediatico, anche la scorsa estate ha inserito non poche pedine (con Laxalt e Castiellejo sul gong, ammontano a otto gli acquisti del Milan).
Giustificazioni o considerazioni prevedibili che siano, non sono pochi quelli che invocano a gran voce una scossa – come quella dello scorso anno – che si tradurrebbe facilmente in un altro – l’ennesimo – cambio sulla panchina milanista. La scelta numero uno – non stiamo nemmeno a pensarci – è l’ex CT azzurro Antonio Conte, il quale – però – difficilmente accetterebbe l’incarico a stagione in corsa. Le voci rimanderebbero tutto a giugno, con uno tra Donadoni e Ranieri a fare da traghettatore. Noi di SpazioMilan abbiamo chiesto su Instagram a voi lettori un parere: “la panchina di Gattuso è in bilico: vi privereste di lui?”. Il pubblico si è spaccato letteralmente in due, con il 51% dei circa 6.400 votanti pronti a liquidare il mister e (solo) il 49% fedele alla bandiera, incapace di voltare le spalle ad un cuore rossonero come Ringhio.
This post was last modified on 29 Settembre 2018 - 16:59