Professione: spostare gli equilibri

Questa storia, fondamentalmente, parla di due giocatori dal destino, per certi versi simile. Quello che ha caratterizzato la loro carriera, infatti, è stato il salto dalla Juventus al Milan. Compiuto in due estati diverse e, probabilmente, capace di portare effetti profondamente diversi. Da un lato c’è un difensore, dall’altro un attaccante. Da un lato c’è Leonardo Bonucci, dall’altro Gonzalo Gerardo Higuain. Storie di calcio, abili nell’intrecciarsi con il destino andando a formare in un puzzle, in verità ancora tutto da scoprire. O quasi.

Fiammata

Una parte, infatti, l’abbiamo scoperta in meno di un anno. Quello che è bastato a Leonardo Bonucci per innamorarsi e disinnamorarsi di due colori, il rosso ed il nero, che a queste latitudini contano e parecchio. Il classico fuoco di paglia, dunque, che ha lasciato bruciati tutti, soprattutto colui che, a Milano, si presentò con l’intento di ‘spostare gli equilibri’. Un ideale obiettivo che gli si è ritorto contro per tutta la durata della sua esperienza sotto la Madonnina e che, in parte, lo ha ricondotto li dove, nemmeno 365 fogli di calendario fa, non voleva proprio più stare.

P(e)pipita

Il percorso inverso lo ha fatto un ragazzo di quasi 31 anni, bollato quasi come esubero a dispetto dei 111 goal nei suoi 5 anni di Serie A solamente per far posto ad un fenomeno, sì, ma che in Italia ancora deve trovare la prima rete ufficiale. Poco ci importa, in realtà, di un certo calciatore portoghese in questa sede. Il Milan ha scelto di concentrarsi su Gonzalo Higuain, sperando con forza che il nuovo arrivo proveniente da Torino, dopo la delusione di un anno fa, sia il trascinatore del #NewMilan.

From Turin with love

Certo, è ancora prestissimo per poter solo pensare di poter dare un giudizio sul Pipita: sono state giocate due sole partite ed, in fondo, non è ancora arrivata nemmeno per il classe ’87 la prima gioia personale. L’impressione, però, destata da poche, ma decisive giocate – per info chiedere alla Roma – è che stavolta il giocatore arrivato da Torino sia davvero destinato a compiere il lavoro per il quale lo si è andato a prendere. Quello, parafrasando un calciatore a noi noto, di spostare gli equilibri.

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