La Grecia dei bellissimi ricordi, la bassa Spagna del balompié e la cenerentola lussemburghese. Così potremmo definire i prossimi avversari del Milan nel girone di Europa League. Dall’urna di Montecarlo sono uscite Olympiacos, Real Betis e F91 Dudelange. Poteva andare molto peggio, con i rischi Chelsea, e Arsenal. Ma va bene così, anche se non sarà facile andare a giocare al Pireo e a Siviglia, stadi con tifosi molto caldi.
Quattordici successi in Lussemburgo
Nati nel 1991 dalla fusione tra l’Alliace Dudelange, lo Stade Dudelange e l’Us Dudelange, l’F91 Dudelange ha vinto per 14 volte la competizione nazionale. Prima squadra lussemburghese ad accedere alla fase a gironi di Europa League, il cammino della formazione allenata da Dino Toppmöller era però iniziato con l’eliminazione al primo turno preliminare di Champions contro il Vidi, che si è qualificata anche lei sempre in EL finendo nel girone del Chelsea di Sarri.
Nel proprio percorso, l’F91 Dudelange ha eliminato i kosovari del Drita e, successivamente, i polacchi del Legia Varsavia e i rumeni del Cluj, grazie anche alle reti di Dave Turpel (quattro in sei partite). Vecchie conoscenze della rosa sono il terzo portiere della Juve 2002-03, Landriy Bonnefoi (dietro a Buffon e Chimenti) e Milan Bisevac, centrale difensivo con un passato nella Lazio e una buona carriera vissuta in Francia con il Lione.
Il figlio di Klaus
Dino Toopmöller è figlio di Klaus, giocatore che ha trascinato il Bayer Leverkusen in finale di Champions League nella stagione 2001-02, poi persa contro il Real Madrid. Il “figlio d’arte” sta facendo grandi cose in Lussemburgo e schiera la propria formazione in maniera difensiva, con il 5-4-1. Questi i giocatori: Joubert; Jordanov, Malget, Bisevac, Cruz, El Jritl; Sinani, Courturler, Kruska, Stolz; Turpel.
Curioso anche lo stadio dove la squadra gioca, il Jos Nosbaum, che ha solo 2.600 posti a sedere e non risulta regolamentare per l’Europa League (capienza minima 5.000 persone). La squadra di Bisevac sarà costretta a trasferirsi allo stadio nazionale Josy Barthel di Lussemburgo. Una sfida del tutto particolare, ma siamo sempre in Europa League dove la concentrazione e il rispetto per l’avversario vanno sempre tenuti alti.
This post was last modified on 1 Settembre 2018 - 23:50