Paolo Maldini non è un nome qualunque se si parla di Milan. Ecco Paolo Maldini, ieri a Cagliari a vedere il pari della banda di Gattuso, insiste su un tema in particolare nelle sue dichiarazioni a Sky Sport: mentalità. Nulla di così originale in fondo, ma il punto sta proprio lì. La testa, la preparazione mentale, l’approccio. Tutto ciò che è mancato al Diavolo di Cagliari, almeno nei primi 20 minuti. Quanto basta per compromettere i successivi 70. Quanto basta per fermare il Milan a quota 4 punti in classifica. Poco, troppo poco se si pensa che la Juve (con una gara in più) ne ha raccolti il triplo. Anche se, specifica Maldini, il Milan con la Juve non c’entra ancora niente: “Paragonarci a loro è prematuro. Il nostro obietivo resta la Champions e un buon percorso in Europa League”.
Eppure la differenza tra buona squadra e grande squadra quella è: la capacità di abbinare intensità mentale ad intensità fisica. Che poi una non è altro che conseguenza diretta dell’altra. E allora le possibilità sono due. A) La squadra è entrata in campo senza motivazioni e con la testa da un’altra parte. B) Questo Cagliari è capace di schiacciarti quando vuole nella tua area. E di punirti pure. Ecco, probabilmente la prima, con tutto rispetto per il Cagliari che ieri il pari se lo è stra meritato. Però gli undici di Gattuso non sono praticamente scesi in campo. E questo è un problema. Un problemone se pensiamo che contro Napoli e Roma era successo praticaemnte lo stesso. A Napoli, in vantaggio 2-0, mezz’ora di balck-out totale. A San Siro, avanti 1-0, altri 20 minuti buoni si sofferenza (cacciata via solo dalla genialata di Higuain e dalla freddezza di Cutrone)
Fatto sta che il problema, evidentemente, esiste. A partire dalla porta, dove il povero Gigio (almeno in maglia rossonera) non ne prende più mezza. Giustificabile, sia chiaro, per uno della sua età. Così come è comprensibile che proprio la mentalità sia il problema fondamentale di questa rosa, molto giovane e forse non ancora consapevole dei propri mezzi. Parola di Maldini, del resto: “Dobbiamo cercare di accelerare questa mancanza di esperienza. Abbiamo un’occasione, questo lo sappiamo. I risultati della altre squadre lo dimostrano e, secondo me, questa squadra non è ancora consapevole di quanto realmente sia forte. Abbiamo tanti ragazzi giovani, che ancora non sono esplosi dal punto di vista dell’idea di quello che possono dare. Ed è per quello che il dialogo con l’allenatore e con i calciatori, da parte mia, da parte di Leonardo, da parte della società, lo vediamo come una cosa fondamentale”.
This post was last modified on 17 Settembre 2018 - 20:42