Calo fisico o mentale? Di certo, il Milan visto in quest’avvio di stagione subisce il “ritorno” degli avversari. E’ successo quattro volte nelle cinque gare fin qui giocate in Serie A, compresa quella vinta a San Siro contro la Roma che, nel secondo tempo, aveva acciuffato il momentaneo pareggio approfittando di un evidente calo di tensione dei rossoneri.
I dati parlano chiaro: un solo gol subito nel primo tempo, sette nelle riprese. Il problema c’è e si vede. Ma è ancora da decriptare: fisiologica discontinuità per una condizione fisica non ottimale oppure questione di testa? Di sicuro Rino Gattuso continua ad affidarsi all’usato “sicuro”, centellinando l’inserimento dei nuovi arrivati che trovano ancora poco spazio. Forse, però, la scossa nei secondi 45′ minuti delle partite potrebbe arrivare da chi, fresco fisicamente e voglioso di mettersi in mostra, eviterebbe di tramutare momentanee vittorie in deludenti pareggi.
Ad Empoli l’involuzione è stata piuttosto evidente, con l’errore di Romagnoli figlio più di una deconcentrazione piuttosto di un calo fisico. C’è da correre ai ripari. Anche in fretta. Perché la classifica va risalita e il confronto con l’anno scorso, pur segnato da un avvio deludente, è addirittura impietoso.
This post was last modified on 28 Settembre 2018 - 23:33