Cresciuto sotto l’ala di Mauro Tassotti, Roberto De Zerbi ha il Milan nel cuore. Nella Primavera 1996/97 giocava con Maccarone, Saudati, Padoin, Daino e Corrent. E fu convocato per la prima volta in Prima Squadra da Fabio Capello. Eppure con la maglia rossonera riuscì a giocatore solo amichevoli e mai partite ufficiali. Tra qualche lampo e gol estivi, fece le valigie in una giostra infinita.
Ora a trentanove anni è il secondo allenatore più giovane della Serie A e per lui stasera contro il Milan non sarà proprio una partita come le altre. Anche perché – come dicono i numeri – De Zerbi è la vera “bestia nera” di Rino Gattuso. L’anno scorso, alla guida del Benevento, strappò il 2-2 all’andata, con gol di Brignoli all’ultimo secondo, e vinse 1-0 a San Siro. Non solo. Tra i due sono sempre scattate scintille, come nella finale play off di Lega Pro tra Foggia e Pisa quando per poco non vennero alle mani.
Stasera il Sassuolo darà dal filo da torcere al Milan, al quale De Zerbi strappò quattro punti su sei disponibili nella passata stagione. Finora gli emiliani hanno raccolto 13 punti, la migliore partenza in Serie A dopo le prime sei partite. E con il 16,5% i neroverdi sono la squadra che ha registrato la miglior percentuale realizzativa.