Un Milan bello a metà quello sceso in campo ieri sera in occasione del match contro il Cagliari. Un tempo regalato ai sardi e l’altro sfruttato per conseguire il pareggio e provare a regalare una gioia al mondo rossonero. Risultato giusto, che ha proposto spunti interessanti da cui ripartire e progettare la prossima sfida, in programma giovedì contro il Dudelange.
Il migliore, secondo la Gazzetta dello Sport, è Suso. I suoi piedi sono gli unici che provano ad inventare qualcosa, ritrovando quella fiducia che forse aveva abbandonato lo spagnolo nelle prime due apparizioni rossonere. Partita coerente, mai banale e continua dello spagnolo, che fa per due. Anche per Calhanoglu, tra i peggiori del Milan. Poche idee e poca spinta sulla sua fascia, lontano dalla sua forma fisica e mentale migliore. Non salta mai l’uomo, insufficiente la sua prova. Il peggiore, però, in casa Milan, è Jack Bonaventura, autore di un match iniziato con un retropassaggio suicida che Farias non sfrutta. È sua l’occasione principale del match: di testa, solo, non riesce ad insaccare in area di rigore. Un match strano, problematico se contemporaneo al blackout del compagno turco. In difesa, buona prestazione di Calabria e Rodriguez, sicuri e sempre concentrati. Sopratutto il classe 1996 spinge molto sulla sua corsia, in una serata in cui la gamba gira bene. Stesso dicasi per lo svizzero, coraggioso ed abile in tutte le sue scelte. Il Pipita, infine, apre la sfida con CR7, alla sua prima marcatura in maglia bianconera. Primo tempo assente, come del resto tuta la squadra. Una gioia, a metà.