L’allenatore dell’Empoli, Aurelio Andreazzoli, ha parlato in conferenza stampa: “Il Dna di questa società e del nostro presidente è chiaro e viene trasferito a tutte le componenti: noi cerchiamo il bel gioco, ma sappiamo anche quanto sia importante il risultato. Noi crediamo che questo arrivi attraverso il bel calcio, ma, se mi chiedete di barattarlo con i punti, lo faccio perché ad oggi ci servono questi. Abbiamo davanti un percorso che si chiuderà fra 33 gare e per questo dobbiamo continuare a costruirci in funzione dell’obbiettivo, con lo scopo di migliorarci sempre. Frustrazione per la mancanza di vittorie? Non credo ci sia il rischio che questa subentri, siamo consapevoli di quello che abbiamo fatto, così come sappiamo che le difficoltà non vengono mai da sole. Il confronto con le immagini e con i numeri ci dà la percezione di ciò che siamo, ma, ovviamente, non è come vincere. Il successo porta energia, porta voglia di fare spregiudicatezza e spesso tutte queste belle parole incidono sul rendimento. I risultati servono, anche se adesso cerchiamo di poggiarci sulle certezze che abbiamo e sui fatti, che sono comunque un buon viatico”.
Sul Milan: “Io posso parlare di quello attuale e non della storia. Quando lo studio, vedo una squadra giocare con piacere. Sono bravi con le uscite da dietro, sono bravi a palleggiare, hanno chiarezza di idee, hanno un bellissimo fraseggio attorno all’area di rigore, hanno molte armi per finalizzare e grande qualità in ogni reparto. Inoltre, tutti si mettono a disposizione del proprio allenatore, difendono con dieci giocatori dietro la linea della palla e tirando sempre fuori l’idea che l’allenatore dà. E per questo faccio i complimenti a Gattuso, perché la sua squadra dà la sensazione di essere davvero ben guidata, con tante individualità importanti che esaltano ancora di più il loro modo di giocare”.
Sulle assenze: “L’ideale è sempre avere tutti i calciatori a disposizione, ma io preferisco parlare di quello che posso controllare e non di infortuni, squalifiche ed assenze qualsiasi tipo. Penso alla squadra che ho a disposizione e al modo di farla esprimere al meglio, sfruttando i giocatori che ci sono e avendo l’occasione di dare spazio a quei calciatori che sono stati meno utilizzati. Ogni scelta, poi, viene fatta rispetto agli avversari che adiamo ad affrontare e alla condizione della squadra. Per me, però, questo non è l’aspetto più importante, perché ce ne sono tanti altri più decisivi, come la partecipazione, l’applicazione e la reazione alle determiniate situazioni, oltre alla forza degli avversari. Da parte nostra dobbiamo stare attenti a non ripetere gli errori che abbiamo commesso con il Sassuolo, che sono stati decisivi per il risultato finale. Vorrei invece che si ripetessero le situazioni che nell’ultima partita ci hanno portato a fare bene. Limare gli errori e certi atteggiamenti: se riusciamo a fare questo, facciamo un bel passo in avanti e aumentiamo le probabilità, anche se non sappiamo se basterà, di dare fastidio ad una squadra importante come il Milan”.
Fonte: Empoli FC.
This post was last modified on 26 Settembre 2018 - 18:23