Il capitano del Milan, Alessio Romagnoli, ha parlato ai microfoni del canale YouTube ufficiale della Serie A:
“Sono nato ad Anzio, vicino al mare. Ho sempre giocato a calcio, a 3 anni già distruggevo tutto in casa perché non riuscivo a stare fermo. A 4 anni giocavo con i ragazzi più grandi di me. Giocavo nei parchi e nei campetti di periferia”.
Sui suoi idoli e sui suoi primi ricordi legati al calcio: “Le prime partite di Serie A che ho visto erano quelle della Lazio, la squadra di mister Eriksson. Poi c’erano Nesta, Mancini, Salas. Era una squadra fortissima. Nesta era il mio capitano e il mio idolo. Ho il suo poster ancora adesso, in camera, ad Anzio. Per arrivare dove sono oggi, le persone più importanti sono stati i miei genitori e mio fratello. Hanno lasciato tutto quello che avevano per farmi continuare un sogno che avevo e che magari poteva non avverarsi. Ho vissuto in un ambiente felice. Quando giocavo alla Roma, avevo tutto vicino. Dormivo a casa e stavo bene”.
Sulle sue passioni fuori dal campo: “Fuori dal campo sono appassionato di moto e auto. Sono appassionato di Moto GP e Formula 1. Ho diverse auto, la più bella è la Ferrari. Ho il numero 46 di Valentino Rossi tatuato”.
Sulla stagione appena iniziata: “Il Milan di quest’anno può migliorare rispetto all’anno scorso e agli anni passati. Può ambire ad essere il grande Milan del passato, che faceva paura ovunque andasse. Gonzalo può darci una grande mano, è fortissimo e mi ha sempre fatto gol, quando l’ho incontrato. Napoli e Roma saranno due belle sfide, affascinanti. Il sogno di ogni bambino è giocare sfide così. Dovremmo essere subito pronti. L’importante è partire bene”.
Sulla fascia da capitano: “Sarà emozionante, perché avere la fascia indossata da campioni come Maldini e Baresi, è motivo d’orgoglio e d’onore. Vuol dire farsi volere bene dal gruppo, prendersi responsabilità al momento giusto, affrontare i problemi e metterci la faccia. Il mio consiglio è quello di dare sempre il massimo, non avere rimpianti, e non smettere mai di sognare”.