GaSport • Cafu: “Milan-Roma, spero nel pareggio. Su Gattuso, Leonardo e Maldini…”

Le pagine odierne de “La Gazzetta dello Sport” riportano la lunga intervista fatta a Cafu, ex giocatore di Milan e Roma. Ecco come il brasiliano ha risposto alle seguenti domande.

Perchè, per lei, il terzino è passato di moda?

“In effetti non è un momento brillante per chi ricopre il mio ruolo. A parte Marcelo e Carvajal non mi vengono in mente altri nomi, neanche al Mondiale sono stato impressionato da qualcuno”.
Mondiale senza Italia, peraltro.
“Sì, ma si è trattato solo di un episodio. Sono certo che al prossimo Mondiale la Nazionale italiana si ripresenterà più agguerrita che mai, puntando sui giovani. E comunque non è che il Brasile mi abbia entusiasmato. Puoi avere tutti i solisti che vuoi, ma se c’è il gruppo…”.
Lasciamo il discorso del Mondiale, che ne pensa del Milan e della Roma?
“Ho ricordi pazzeschi sia in giallorosso sia in rossonero. Poi sono stato fortunato perchè in entrambe le avventure avevo tanti compagni brasiliani. Mi dispiace che il numero dei brasiliani si sia ridotto, soprattutto con la partenza di Alisson che per me è il numero uno al mondo. Però capisco che ci sia un discorso economico da valutare”.
Sul nuovo Milan e sul match contro la Roma di stasera:
“Questa rivoluzione rossonera mi piace molto. Con Leonardo non ho condiviso tanti momenti ma lo stimo molto. Maldini sarà molto importante per la rinascita del club: non  capisco perchè gente come lui sia stata lontana dal calcio per molti anni. Inoltre sono felice che in panchina ci sia Gattuso, anche se è molto strano vederlo lì. Le stesse sensazioni le provo anche per Di Francesco: Milan-Roma spero finisca pareggio”.
Sul passaggio dal Milan cinese al fondo Elliott:
“La nuova proprietà mi sembra più solida. Vengo in Italia ogni tre mesi e, quando andrò a Casa Milan, sarà bello pranzare con i dirigenti che sono stati miei amici. Anche io in società? No, sono già tanti (ride, ndr). E comunque io il mio ruolo nel calcio l’ho ricopro già come ambasciatore della Fifa e della Uefa. La Serie A la seguo sempre e vedere Maldini e Totti in giacca e cravatta è un colpo al cuore perchè vuol dire che siamo diventati dei vecchietti”.
Infine sul dominio italiano della Juventus e sull’arrivo di CR7:
“Ovviamente col portoghese il gap tra i bianconeri e le concorrenti si è allargato, ma non si può cominciare un campionato senza sognare di vincerlo. Tutte le grandi società nascono dalla volontà e dalla fiducia”.
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