Un problema trasformato in opportunità ed ora l’ambiente ha ritrovato energia. Un entusiasmo genuino, figlio di quei timori generati da quei nomi per l’attacco, messi in giro nelle scorse settimane, che avrebbero rappresentato un down grade che la piazza non avrebbe gradito.
La piazza, quella del Duomo, ha accolto oggi pomeriggio con cori e applausi i primi acquisti della nuova era. Poco prima le parole al miele di Higuain nei confronti del Milan e da giovane con la testa sulle spalle di Caldara, gigante buono della difesa del Diavolo che sarà.
Non meno importanti le dichiarazioni di Leonardo, il quale con la sua diplomazia ha esposto tra le righe la strategia del nuovo progetto. Creatività, capacità di sfruttare le possibilità che questo mercato offrirà, con la consapevolezza che serve ancora molto per rendere competitivo il nuovo Milan.
Un esterno d’attacco e una mezzala quantomeno. E se i rossoneri dovessero diventare una seria pretendente per le prime quattro posizioni con altri innesti? Siamo sicuri che non si punterà alla grande opportunità di avere Conte in panchina? Il Daily Mirror pochi giorni fa ha messo in giro la voce che il Milan gli avrebbe offerto un contratto da 6 milioni netti l’anno.
È lui il jolly che Leonardo tirerà fuori dal mazzo? Rino avrebbe tutti i meriti di condurre i rossoneri la prossima stagione. Si è guadagnato questa chance sul campo, ha traghettato con serietà il gruppo nel nuovo cambio di proprietà, una vera impresa. Ma la competenza dell’ex tecnico dei Blues non si può sindacare. Secondo quanto appreso da SpazioMilan l’ombra di Conte è ancora presente. Nella scelta dell’allenatore prevarrà il pragmatismo o il romanticismo?