Mr Li è sparito. Anzi, no. Potrebbe riscendere in campo per un contenzioso con Elliott per ottenere l’eventuale extra-profitto in caso di vendita futura del Milan. Oggetto del dibattito, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, sarà la valutazione del club rossonero. Qui si potrebbero opporre fairness opinion differenti. Da una parte quella che Elliott ha commissionato a un professionista al momento della cosiddetta appropriation della squadra, termine inglese che indica la presa della titolarità dei diritti di voto. Dall’altra ci sarebbero le due fairness opinion che Mr Li ha sul tavolo dei suoi legali, cioè gli avvocati di White & Case: cioè quella fatta al momento dell’offerta di Rocco Commisso e quella effettuata al momento dell’offerta del russo Dmitrij Rybolovlev: la prima offerta prevedeva il ripagamento di tutti i debiti e il mantenimento da parte di Mr Li di una minoranza. L’offerta del russo Rybolovlev ruotava invece a un’offerta di 150-180 milioni (solo equity) per l’intero club oltre al ripagamento dei debiti. Ma in questo secondo caso Mr Li sarebbe uscito totalmente dalla compagine senza restare in minoranza.
Un contenzioso sarebbe tra le ipotesi sul tavolo. Il problema sarà appunto la valutazione del Milan. Quale è quella giusta? Quella di Mr Li o quella di Elliott, che sul dossier è assistito dallo studio legale 5 Lex. Materia di avvocati. Per ora si può soltanto fare un conto approssimativo. Il Milan ha debiti per circa 380 milioni verso Elliott (se si sommano quelli della holding Rossoneri Lux e quelli della società operativa) a cui devono aggiungersi altri 32 milioni del prestito di due settimane fa, quello ormai noto per aver fatto finire in default Mr Li. A questa somma si devono però aggiungere circa 140 milioni di debiti verso altri club e più un’altra decina di milioni di debiti verso agenti procuratori: in tutto sui 150 milioni di debiti eredità della campagna acquisti della scorsa stagione. Si arriva dunque a 562 milioni di debiti. La parte eccedente questa cifra, potrebbe finire dunque a Mr Li. Ma il problema è appunto arrivarci a questa cifra di valutazione, nel momento in cui Elliott cederà il club rossonero, fra circa un anno.
Senza contare che Elliott è diventato ormai azionista. Proprio in queste ore, secondo quanto risulta al Sole 24 Ore, sarebbero ad esempio stati ripagati 21 milioni di debiti da parte del Milan tramite l’utilizzo dei 32 milioni ottenuti in prestito: i 21 milioni sarebbero andati a diminuire la posizione debitoria del club, cioè 123 milioni verso Elliott tramite due bond. Il debito del Milan verso Elliott sarebbe dunque sceso a 102 milioni. Si tratta di operazioni previste nei contratti iniziali ma che indicano comunque la volontà di Elliott di ridurre il peso del debito su tutta la struttura societaria.
Nel frattempo è cominciata la strada di avvicinamento al verdetto del Tas di Losanna. Il Milan, con Marco Fassone sempre alla guida, si presenterà con i suoi avvocati nella speranza di ribaltare il verdetto di esclusione di un anno dalle Coppe. Nel frattempo, diventa sempre più ufficiale la prima mossa di Elliott, con l’arrivo del brasiliano Leonardo come direttore generale con delega alla gestione tecnica.
Fonte: www.sole24ore.it.