C’era una discreta dose di speranza. Non grande, giacché le premesse non sembravano essere garante di rendimento. Ma, nella rassegna Mondiale 2018, il Milan credeva davvero che almeno 4 dei 5 giocatori – escludendo Zapata – rossoneri impegnati potessero redimere una stagione, quella vissuta sotto la Madonnina, tutt’altro che esaltanti. Sia per vederli rilanciati quando, fra circa un mese, si presenteranno agli ordini di Gattuso.
Chi la Russia l’abbandona oggi è invece André Miguel Valente Silva. L’immotivato pupillo di Cristiano Ronaldo lascia la competizione dopo aver messo a referto 116 minuti in 4 partite, senza la parvenza di una sola giocata degna di nota, con solo una gara – con l’Iran, guarda caso la peggiore del Portogallo in questa Coppa del Mondo – disputata da titolare. Circa due mesi fa, su queste colonne, spuntava un tentativo di difesa (clicca qui) che, oggi, non sarebbe giusto rinnegare.
Il terzo, ed ultimo, nostro bersaglio odierno è Lucas Biglia. Il quale ha sì visto il campo solo 54 minuti – nella prima partita del girone della sua Argentina – ma che, senza dubbio, non rappresenta che l’ultimo dei problemi della Seleccion albiceleste. Paga, probabilmente, una condizione deficitaria, affossata dalla famosa ginocchiata di Gomez nell’Atalanta-Milan della penultima giornata di Serie A.
L’unico rossonero che ha approfittato del Mondiale per regalarsi qualche soddisfazione, anche a livello personale, è stato Ricardo Rodriguez. L’esterno elvetico ha giocato tutti i 270 minuti finora a disposizione con la sua Svizzera, non sfigurando nemmeno nel confronto con il Brasile di Coutinho e Neymar, arrivando a guadagnarsi l’ottavo di finale.
Il Diavolo, quindi, in aggiunta ad un quadro societario più che contorto, incassa anche la delusione di un Mondiale che non solo non ha visto protagonisti alcuni dei suoi giocatori. Ma, addirittura, ha visto scendere il valore degli stessi. Impossibile, infatti, non immaginare un deprezzamento di Silva e Kalinic. Due che, nelle intenzioni di Mirabelli e Fassone, sarebbero potuti essere utili a portare denaro fresco nelle asfittiche casse rossonere. E che, invece, dopo una stagione abulica, potrebbero riuscire a fallire anche in questo compito.