Come ormai noto da tempo Paul Singer, nuovo proprietario del Milan e grande tifoso dell’Arsenal, nutre da anni stima per Ivan Gazidis, soprattutto per come ha guidato i ‘Gunners’ negli ultimi dieci anni. Figlio di due attivisti anti-apartheid, nasce a Johannesburg e si trasferisce a Manchester all’età di 4 anni. Nel 1986 si laura a Oxford in legge e nel 1992 vola negli Usa per lavorare nello studio legale di Latham & Watkins. La passione per il calcio lo spinge, nel 1994, a diventare uno dei protagonisti della Mls, di cui fu vice commissario. Qui conobbe Stan Kroenke, proprietario dei Colorado Rapids.
L’ARSENAL
Nel 2008 avvenne la svolta. Come riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”, Kroenke acquista l’Arsenal eleggendo Ivan come direttore esecutivo del club. La sostenibilità dei conti è stato il cavallo di forza di Gazidis, grazie al rigore nelle spese e allo sviluppo del settore commerciale. Nel 2018, secondo “Deloitte Football Money League, i ‘Gunners’ sono sesti nella classifica fatturati, dietro soltanto al Manchester United, Real, Barcellona, Bayern e Manchester City. La coabitazione di 22 anni con Wenger non è però stata sempre facile, in quanto il direttore esecutivo dei londinesi spingeva spesso per l’esonero del francese. Quest’anno in casa Arsenal parte l’era post-Wenger, la cui eredità è stata affidata ad Emery, scelto principalmente da Gazidis. Quest’ultimo fattore sarebbe un piccolo ostacolo, ma Elliott spera tanto di convincere il dirigente londinese per far tornare il Milan tra i club importanti d’Europa, soprattutto dal punto di vista economico: proprio quest’ultima ragione potrebbe convincere Gazidis a firmare con i rossoneri per compiere un percorso di costruzione fantastico come fatto dal suo primo giorno all’Arsenal