Nonostante le innumerevoli difficoltà societarie, venerdì potrebbe essere la giornata svolta che cambierebbe le carte in tavola. Se Yonghong non dovesse recpatire i 32 milioni di aumento di capitale da restituire al fondo americano, perderà il Milan e (quasi) 1 miliardo di ieri. Situazione alquanto surreale ma che rappresenta la realtà dei fatti. Impossibile in soli 2 giorni ripartire una trattativa per la cessione del club: o trova i soldi o è definitivamente fuori. In tal caso, Elliott subentrerebbe di diritto acquistando il 100% del pacchetto azionario.
Cosa c’entra dunque Fassone? Come riportato dall’edizione odierna del Corriere dello Sport l’attuale amministratore delegato vorrebbe proteggere il suo operato in questi 15 mesi e starebbe prendendo le distanze da Mr. Li. Il motivo è semplice: Elliott, secondo ultime indoscrezioni, non sarebbe intenzionato a cedere subito il Milan e avrebbe pronto il nuovo management. Fassone (in poche parole) vuole difendere la sua posizione con o senza Li come proprietario unico del club.