Alla vigilia di una settimana fondamentale per decidere il futuro prossimo del Milan, tra decisione del Tas di Losanna sulla riammissione o meno all’Europa League e scelte importanti sull’organigramma societario dopo l’entrata in campo del Fondo Elliott, ci sono molti argomenti a tenere banco nel Mondo Milan. Uno dei nomi che è circolato con insistenza negli ultimi giorni ed è stato avvicinato ai quadri dirigenziali rossoneri è quello di Leonardo. Le voci che lo vorrebbero come futuro direttore sportivo milanista e come prima scelta di Tom Singer, fondatore del Fondo americano, in quel ruolo, sembrano essere talmente concrete da scatenare la reazione immediata di alcuni membri della Curva Sud rossonera. I capi del tifo organizzato milanista non sarebbero del tutto d’accordo con un eventuale ritorno dell’indimenticato campione brasiliano e hanno fatto sentire in maniera abbastanza decisa la loro voce.
Prima un comunicato stampa apparso nel pomeriggio di ieri in cui, in maniera molto democratica e tranquilla, si spiegavano le motivazioni della loro posizione. Poi, nella notte, sono apparse alcune scritte sui muri, in zona San Siro e Casa Milan, contro la candidatura del dirigente brasiliano. Una presa di posizione netta e assai decisa che ricalca uno striscione apparso in curva prima di un derby dell’Aprile 2011 quando in sostanza non si perdonava a Leonardo il fatto di aver accettato da Massimo Moratti la proposta di diventare tecnico nerazzurro. Un gesto mai perdonato da molti tifosi del Milan che fece gridare al tradimento. A distanza di sette anni la posizione di molti tifosi, con i componenti della curva in primis, non è affatto cambiata. Chi vi parla, all’epoca dei fatti, fu molto critico con la scelta del brasiliano e faticava a nascondere rabbia e delusione e, nello stesso tempo, alcune settimane fa, ha espresso una posizione netta sul non sconvolgere l’assetto societario almeno per l’estate in corso. Al netto di queste mie posizioni, però, ci sono tanti motivi per cui non riesco a trovare nemmeno una ragione per condividere le idee dei ragazzi della Curva Sud.
In questo preciso e delicato contesto storico una figura come quella di Leonardo sarebbe un enorme passo in avanti nel progetto di rivalutazione del Milan. Una figura di prestigio, conosciuta in tutto il Mondo, ma soprattutto un uomo di calcio che, a più riprese e rivestendo più ruoli, ha dimostrato di essere preparato e competente, ma soprattutto di essere un grande conoscitore di calcio. Non a caso un uomo potente e importante come il proprietario del Fondo sta pensando a lui. Se non bastasse questo c’è il suo passato milanista a parlare per lui. Indiscusso campione con la maglia rossonera da giocatore, è diventato poi uno dei più brillanti osservatori della storia rossonera, nonché quello che è riuscito a portare a Milanello gente come Kakà, Thiago Silva e Pato quando ancora erano sconosciuti ai più e permettendo al Milan, almeno nei primi due casi, enormi plusvalenze con la loro (dolorosa) cessione.
Come se non bastasse si è poi spostato in panchina dove, nonostante l’addio di Ancelotti, Kakà e Maldini nell’estate precedente, è riuscito ad ottenere un ottimo terzo posto, offrendo un calcio a tratti spettacolare e spumeggiante e restando almeno fino ad Aprile in corsa per il titolo contro l’Inter di Mourinho e del futuro triplete. Certo, per un tifoso rossonero c’è quella macchia del passaggio all’Inter a Gennaio della stagione successiva (dove ha conquistato l’ultimo trofeo vinto da quelle parti in assoluto), ma dal Milan era stato ingiustamente cacciato da Silvio Berlusconi e ha semolicemente fatto una scelta da professionista. negli anni successivi, poi, è diventato dirigente del nuovo Paris Saint Germain e ne ha costruito le fondamenta, diventando uno dei principali protagonisti della definitiva esplosione. Un curriculum di tutto rispetto che non può essere messo in discussione. Ben venga allora Leonardo e siamo sicuri che, alle prime mosse di mercato azzeccate, anche i ragazzi della Curva Sud si dimenticheranno di quella pecca nerazzurra.