La bandiera storica rossonera Franco Baresi ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera, commentando il momento storico del Milan e le varie vicende societarie: “Sono arrivato al Diavolo 44 anni fa, ho lavorato con sei presidenti diversi. Ho attraversato ogni epoca calcistica: ho giocato, allenato e svolto ruoli dirigenziali per questo club. Mettendo in ordine tutte le figure presidenziali con cui ho lavorato ricordo Felice Colombo, Gaetano Morazzoni, Giuseppe Farina, Rosario Lo Verde, Silvio Berlusconi e ora Yonghong Li. La mia esperienza insegna che la stabilità non solo in un club di calcio ma in ogni azienda è fondamentale. Se non c’è sicurezza a livello di proprietà, a ogni componente viene a mancare la serenità. Se vuole sapere se questo è il momento peggiore della storia del Milan, le dico di no. Le rammento che ho vissuto momenti di turbolenza maggiore negli anni Ottanta con le due retrocessioni e con tanti avvicendamenti societari. Con Farina addirittura rischiammo il fallimento. Dispiace però per questa situazione: è passato solo un anno dall’euforia della passata estate, dagli annunci di mercato e i 60 mila a San Siro per il preliminare di Europa League contro il Craiova. Mr. Li l’avrò visto 2/3 volte in tutto, nessuno si aspettava potesse finire così”.
Sul mercato e il futuro del club: “Non è semplice un passaggio di consegne a inizio stagione, anche per le conseguenze che si riflettono sul mercato. Però chi sceglie il Milan sceglie bene: la base di giocatori da cui ripartire c’è. Non siamo lontani anni luce dai migliori. Non posso biasimare i giocatori che si lasciano distrarre dai fattori extra campo. Ma ha ragione Gattuso a dire che fino a giovedì bisogna allenarsi come se l’Europa fosse garantita. In caso contrario ci si concentrerà esclusivamente sul campionato”.
Il ritorno di altri ex rossoneri? “Ciò che conta è che chi venga a lavorare per il Milan non disperda il dna e porti avanti quei valori che lo hanno fatto grande”.