Mario Beretta, nuovo responsabile del settore giovanile rossonero, ha parlato ai microfoni di Milan TV: “Sono milanista da sempre grazie a mio padre che mi portava a vedere Rivera. Peccato non essere riuscito ad arrivare in rossonero da allenatore, lo faccio ora da responsabile. Di questo sono davvero molto contento, mi fa un certo effetto. Essere allenatore è differente dall’essere un responsabile, ma sono cose che viaggiano in parallelo. Da responsabile alleni anche gli allenatori, aiuti la formazione dei tecnici. Più sono formati, più trasmettono ai calciatori. È un rapporto meno diretto, ma stimolante. Il lavoro è tanto perché le squadre sono tante e, lavorando con i ragazzi, si attraversano diverse fasi evolutive, fisiche e mentali. È stimolante vedere giocatori che poi provano a fare i professionisti”.
E ancora: “L’obiettivo del settore giovanile deve essere cercare di far fare un percorso ai ragazzi al massimo delle loro caratteristiche. Per noi l’ideale sarebbe portarli sempre in Prima Squadra. L’obiettivo deve essere la crescita individuale del calciatore, che passa ovviamente attraverso quella della squadra. La prova di Strinic contro la Francia? Mi sembrava uno di quelli in dubbio per la finale, ma, secondo me, ha fatto un’ottima partita, contro Mbappé. Si potrà giocare la maglia da titolare. La competizione, poi, alza il livello”.