Secondo quanto riferito da Carlo Festa dalla versione on-line de Il Sole 24 Ore, dopo la sentenza di ieri, si torna a trattare per il passaggio di proprietà del Milan tra Yonghong Li e Rocco Commisso.
L’offerta presentata da Commisso e dai suoi consulenti di Goldman Sachs qualche giorno fa (ripagamento del debito, 150 milioni per mercato e gestione del club e 30% delle quote a Li), sembrava avvicinare la trattativa ad un accordo. Ma Yonghong Li, assistito dai consulenti di Alantra e dallo studio Gattai Minoli, Agostinelli & Partners, si sarebbe alzato per la seconda volta ieri dal tavolo delle trattative precludendo la chiusura dell’affare.
Ma, secondo le indiscrezioni delle ultime ore, gli emissari di Mr Li si sarebbero ripresentati da Commisso per cercare di alla negoziazione per imbastire un accordo. L’imprenditore americano, ormai scettico visti i ripetuti dietro-front di Mr Li, ieri sera in un’intervista ad America Oggi, ha spiegato che l’accordo verrà chiuso alle sue condizioni. Se non ci saranno ulteriori sorprese (negative), si potrebbe arrivare a siglare un accordo addirittura entro il fine settimana.
L’altro potenziale pretendente americano in lizza, la famiglia Ricketts, tramite i suoi consulenti di Morgan Stanley e con gli avvocati di Legance, starebbe infatti facendo la due diligence a tempi record: ma per giungere ad un accordo, necessiterebbe di almeno un mese, sforando la data di escussione con Elliott.
L’ultima freccia all’arco di Mr Li, quindi, potrebbe essere quella di farsi prestare i 32 milioni da rimborsare ad Elliott per poi organizzare un’asta competitiva con maggior tempo a disposizione.
This post was last modified on 28 Giugno 2018 - 13:21