È sicuramente la notizia che l’intero popolo milanista atte deva con ansia: Yonghong Li ha individuato il nuovo socio di minoranza, pronto ad entrare nella società rossonera portando disponibilità liquide. La strategia di Mr. Li ha funzionato: ha sondato il terreno nelle ultime settimane sul mercato finanziario, alla ricerca di un partner che potesse acquisire una percentuale del pacchetto azionario.
Decisivo il blitz in Italia dell’imprenditore cinese, che è riuscito a stringere un accordo con un soggetto di cui ancora è oscura l’identità e la situazione patrimoniale. Dubbi che potrebbero essere sciolti venerdì, quando a casa Milan si riunirà il cda come da programma. C’è grande ottimismo nella dirigenza rossonera per una trattativa che potrebbe segnare, dopo tante problematiche, la svolta societaria. Il Milan accoglie un socio di minoranza che avrà due funzioni ben specifiche: una legata al futuro prossimo del club, l’altra alla continuità del progetto cinese partito nell’aprile 2017.
Dare maggiore credibilità al progetto rossonero di fronte al giudizio dell’UEFA e, probabilmente, anche del TAS di Losanna in caso di ricorso per esclusione dall’Europa decisa con sentenza da Nyon. Inoltre sarà fondamentale per il rifinanziamento del debito da 303 milioni più interessi con Elliott. In questo modo mister Li avrà maggiori possibilità di estinguere tale massa debitoria entro ottobre prossimo, facendo così uscire definitivamente di scena l’affidabile, ma pericoloso, fondo statunitense. Una svolta vera e propria per il Milan, ora manca solo l’annuncio e la definizione di questa partnership decisiva.