Addio Europa League? Le speranze per il Milan sono nel dossier di una ventina di pagine che è stato spedito a Nyon in attesa che la camera giudicante del CFCB (in tema di violazioni delle norme del fair play finanziario) dia la propria sentenza. Il dossier cerca di puntare l’indice sulla garanzia per il Milan di continuità aziendale: infatti il sostegno di Elliott resterà anche in caso di passo indietro dell’azionista Yonging Li. La verità è che la camera di investigazione dell’Organo di Controllo Finanziario per Club UEFA sembra aver già preso una decisione “politica”: escludere il Milan dalle Coppe per i troppi misteri che ci sono sul suo compratore cinese. Insomma, non sembra aver preso in considerazione tutti gli altri elementi che potrebbero essere a favore del Milan in quanto club (nella foto l’Ad Marco Fassone) separato dal suo azionista.
Detto questo è difficile che da qui alla sentenza ci siano novità sul fronte dell’azionariato. Mister Li era a Milano in questi giorni ma sembra che le discussioni intavolate siano talmente embrionali da rendere complessa una finalizzazione in poco tempo. La vera scadenza sarà a metà a giugno quando Li dovrà mettere sul piatto altri 30 milioni di ricapitalizzazione, dopo i 10 arrivati da Shanghai in queste ore. La provenienza da Shanghai, anticipata dal Sole 24 Ore settimana scorsa, non avrebbe particolari motivazioni. Insomma, non è in discussione una riapertura del Governo cinese ad investimenti nel calcio.
Ma c’è un filo di speranza in attesa della sentenza della camera giudicante del CFCB. Infatti i membri dell’organo di controllo hanno assunto nell’ultimo anno posizioni più “politiche” e meno legali-finanziarie. Al contrario la camera giudicante è composta da ex-magistrati, alcuni provenienti dalla Corte di giustizia dell’Unione europea. In pratica la loro decisione dovrebbe essere più “tecnica” rispetto a quella precedente. Ecco perché il Milan potrebbe sperare in una pena meno severa che l’esclusione dalle Coppe.
fonte: carlofesta.blog.ilsole24ore.com