Monte-ingaggi da abbassare. Eppure finora si è rinnovato e acquistato

La mannaia dell’Uefa sta per abbattersi sul Milan, chiudendo probabilmente le porte della tanta sudata Europa League. Ma se non dovesse arrivare la sanzione peggiore, ci saranno comunque rigide limitazioni al mercato. Non solo per l’acquisto dei cartellini dei giocatori, ma anche sul monte-ingaggi. Ecco perché ora il club rossonero deve fare i conti, controllando gli stipendi dei suoi “gioielli” e sfoltire la rosa, a cominciare da chi percepisce “troppo”.

Se è vero che Fellaini è un obiettivo concreto, è altrettanto evidente, come sottolinea il Corriere dello Sport, che le pretese di ingaggio (almeno 7 milioni di euro all’anno) non sono alla portata. E non lo sono nemmeno i 6 milioni richiesti da Depay. Una cifra analoga, a Casa Milan, la percepisce solo Gianluigi Donnarumma, il secondo giocatore più pagato dopo Leonardo Bonucci che guadagna 7,5 milioni netti più bonus (quasi 10).

Il monte-ingaggi è impegnativo, tanto più se si considerano i nuovi innesti di Reina (3,5 milioni annui) e Strinic (2 milioni). Il totale della rosa è pari a 114 milioni, notevolmente superiore ai 77 milioni prima dell’inizio del mercato dell’estate 2017. E il capitolo si è appena arricchito del rinnovo di Romagnoli e probabilmente ci sarà a breve quello di Bonaventura. Prima o poi si dovrà tagliare. Anche pesantemente.

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