Lento e fuori condizione, l’esordio di Biglia (e dell’Argentina) è deludente

La terza giornata dei Mondiali di calcio in corso di svolgimento in Russia ha visto, tra la tarda mattinata e il primo pomeriggio di oggi, l’esordio nella competizione iridata di due tra le compagini favorite alla vittoria finale: Francia e Argentina. Nel match che ha visto la Nazionale albiceleste affrontare e pareggiare a sorpresa contro l’Islanda, all’esordio assoluto in una competizione mondiale, c’è stato anche l’esordio dal 1′ di un milanista. Lucas Biglia, infatti, è stato schierato dal suo allenatore, Sampaoli, tra i due di centrocampo a formare la diga davanti alla difesa insieme a Javier Mascherano. Partita, però, che per il calciatore del Milan è durata appena 54′ visto che il Ct argentino ad inizio secondo tempo ha deciso di sostituirlo con l’ex interista Ever Banega per cercare di dare più vivacità al centrocampo.

Prova sicuramente al di sotto della sufficienza per il metronomo rossonero che è apparso ancora in deficit di condizione, sicuramente anche per via dell’infortunio che ne ha condizionato l’ultima parte di stagione in rossonero. A differenza di quanto si vede nel Milan, dove funge da playmaker davanti alla difesa con due mezzale al suo fianco, Biglia ha dovuto, come detto, dividere la sua abituale zona di competenza con Mascherano, giocatore che per caratteristiche è molto simile all’argentino milanista. Entrambi lenti e poco propensi agli inserimenti, entrambi più abituati a giocare in orizzontale che in verticale, entrambi più di posizione che di gamba. Anche per queste ragioni, Lucas è stato costretto un po’ a snaturarsi e ad andare a cercarsi porzioni di campo non abituali per lui per giocare la palla e per farsi vedere. Si è visto, inoltre, effettuare addirittura inserimenti in area, non proprio come da sue abitudini.

Pronti, via e subito un paio di passaggi facili facili sbagliati per uno come lui, due suggerimenti che hanno dato subito l’idea della condizione precaria del 21 rossonero, ma che hanno sottolineato una volta in più quanto sia difficile affrontare una squadra come l’Islanda che per tutti i 90′ è stata aggressiva, messa bene in campo e affamata su tutti i palloni. Leggermente meglio con il passare dei minuti, Biglia è riuscito ad anticipare un avversario al limite dell’area e a sventare un pericolo per la sua Nazionale. Al 33′ prova il tiro dal limite dell’area che va alto non di tantissimo. Al 40′ un inserimento in area in cui ha rischiato di procurare un calcio di rigore sull’anticipo, in fin dei conti regolare, di un difensore islandese. Questo, e pochissimo altro, basta per descrivere la prova sicuramente al di sotto della sufficienza del rossonero. Ma a deludere oggi è stata un po’ tutta l’Argentina e soprattutto il suo leader e fenomeno indiscusso Lionel Messi che sbaglia anche il rigore che poteva decidere il match.

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