Dopo due anni, un’altra proprietà. Ancora una volta penalizzato il mercato? Il punto

Dopo due anni il Milan si appresta a cambiare nuovamente proprietà. Da Silvio Berlusconi a Yonghong Li, fino agli americani. Una delle paure più forti nella testa dei tifosi è quella che, alla fine, ad essere penalizzato sarà il mercato.

I TEMPI STRINGONO – Se tutto dovesse andare nel verso giusto il Milan già la prossima settimana potrebbe avere un nuovo proprietario, che siano i Ricketts o altri. L’avvento della nuova proprietà, con una sentenza UEFA alle porte, non permetterebbe alla dirigenza di muoversi adeguatamente sul mercato. Si rischierebbe un mercato condiviso bis, proprio come ai tempi del duo Gancikoff-Galliani. Il Milan, dopo un’annata partita con le migliori ambizioni ma conclusasi male, non si potrebbe permettere il lusso di “saltare” un’altra finestra di mercato. Il gap con le altre così si vedrebbe aumentato ulteriormente.

MERCATO BLOCCATO – Tutte le operazioni, sia in entrata, sia in uscita, in attesa di un nuovo ordine, sono bloccate perchè al Milan, nell’imminenza o a lungo andare, potrebbero subentrare altri dirigenti. Come se non bastasse la sentenza UEFA. La nuova proprietà, una volta terminata l’acquisizione del pacchetti di maggioranza, potrebbe decidere di affidarsi allo stesso management per il breve termine, per non andare a penalizzare ulteriormente la campagna acquisti, magari con l’ausilio di un supervisore. Poi si potrebbe ripartire nuovamente da zero. Ancora una volta.

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