Una nuova guida, un obiettivo da raggiungere e difficoltà da superare. Il primo anno di Maurizio Re sulla panchina della Primavera del Football Milan Ladies non è stata una strada sempre in discesa, ma le cose semplici di rado sono le migliori, si deve lottare per ottenere dei risultati e Mister Re lo sa bene. La stagione si è appena conclusa e in esclusiva per SpazioMilan.it l’allenatore rossonero ha tracciato un quadro del percorso fatto dalle sue ragazze.
– Il campionato è finito domenica e il Milan Ladies ha chiuso al 5° posto, che voto darebbe alla stagione della sua squadra?
“Per fare un’analisi obiettiva del nostro percorso in campionato bisogna avere ben chiaro da dove siamo partiti e fornire qualche dato perché io credo fermamente che i numeri, al di là delle parole, non sbagliano mai. La passata stagione questa squadra ha chiuso il campionato con 34 punti attestandosi in 9° posizione. Il nostro obiettivo, mio e del mio secondo, Renato Nitri che ringrazio per il supporto e l’ottimo lavoro svolto, era piazzarci nella parte alta della classifica (4° / 5° posto). Sapevamo benissimo che non sarebbe stato facile, ma siamo partiti comunque con grande entusiasmo. Siamo riusciti ad ottenere questo 5° posto dietro le prime della classe con 51 punti in classifica, ben 17 in più della passata stagione. Quindi il voto non può che essere un 8”.
-Avete vinto 16 gare, perse 9 e pareggiate 3 con 106 gol fatti e 67 subiti. Guardando queste cifre è soddisfatto?
“Parzialmente. Abbiamo realizzato 106 reti – cosa non da poco, solo 5 squadre hanno superato quota 100 – piazzandoci al 4° posto come miglior attacco. Sono andate in gol ben 20 ragazze diverse che sta a significare quanto sia stato importante il collettivo e come il sistema di gioco non fosse legato a qualche singola. Gli infortuni e le defezioni hanno invece danneggiato l’aspetto difensivo della squadra tanto che, dopo un’ottima partenza ci siamo ritrovati a subire sempre troppi gol”.
-Qual è l’aspetto su cui ha lavorato di più nel corso della stagione?
“Sono partito cercando di dare una identità ed un modulo preciso alla squadra dove ogni giocatrice sapesse esattamente quali fossero i propri compiti in campo. Ho cercato di lavorare anche sull’autostima e sulla determinazione. Il mio rammarico è quello di non aver potuto portare avanti tutto il lavoro che mi ero prefissato perché molto spesso gli allenamenti venivano svolti con metà squadra tra infortuni, defezioni e problemi vari”.
-Tra i match giocati ce n’è uno che l’ha resa particolarmente orgoglioso?
“Ci sono diverse partite dove la squadra ha giocato veramente un ottimo calcio. Se penso alla partita con più emozioni è sicuramente quella di ritorno, giocata in casa, con il Fiammamonza: dopo un primo tempo dominato ed in vantaggio per 2 reti a 0, abbiamo subito il gol proprio al 45′ nell’unica azione che abbiamo concesso. Nella ripresa loro sono entrate in campo con più motivazioni e in 25 minuti hanno addirittura ribaltato il risultato portandosi sul 2 a 3. Cambi giusti e squadra che non si è persa d’animo per arrivare prima al pareggio 3 a 3, e al 93′ al 4 a 3 su rigore concesso per un atterramento in area”.
-Tra gli avversari affrontati invece chi è stato il più difficile e contro chi potevate fare meglio?
“A questa domanda è difficile rispondere. Abbiamo vissuto tutta la stagione avendo pochissime volte la squadra al completo: quindi tutte le partite perse o pareggiate dove mancavano 4 o 5 giocatrici le potevamo sicuramente fare meglio. Personalmente, anche se è difficile ammetterlo per un mister del Milan Ladies, la squadra che mi ha impressionato di più e che mi sembra più completa è l’Inter”.
-Delle giocatrici chi secondo lei potrebbe essere pronta per mettersi alla prova in prima squadra?
“Ci sono già alcune giocatrici che hanno ricevuto la convocazione in prima squadra ed alcune hanno già debuttato. A mio modo di vedere, potenzialmente tutte potrebbero ambire a salire, ma alcune hanno bisogno di maturare almeno ancora un anno”.
-Dopo un titolo regionale e uno nazionale con il Fiammamonza il passaggio la scorsa estate sulla panchina rossonera. Come ha vissuto questa nuova avventura?
“Benissimo! Ho trovato subito un feeling particolare con il DS Germano Sessa e credo sia così anche per lui: ci abbiamo messo 15 minuti a trovarci d’accordo per questa stagione. Volevo rimanere in questa categoria, anche se avevo diverse richieste, con l’obiettivo di fare bene. Posso dire, senza ombra di dubbio, che si sono poste le basi per poter alzare l’asticella e per fare una prossima stagione da protagonisti”.