Lo young Milan si riveste di vintage

Una cosa è certa: al Milan quest’anno è mancata esperienza. L’obiettivo di Mirabelli e Fassone la scorsa estate è stato proprio quello di ringiovanire la rosa rossonera con tanti acquisti freschi che potessero crescere accanto a delle figure esperte, alcune già presenti nello spogliatoio come Montolivo e Abate, altre prese apposta come capitan Bonucci, Biglia e Kalinic. Ma l’esperimento, purtroppo, è riuscito a metà. Perché se è vero che individualmente i ragazzotti non hanno fatto così male – anzi, gente come Cutrone e Calabria è letteralemtente esplosa, così come Romagnoli e Kessié hanno confermato quanto fatto vedere già lo scorso anno – nel complesso il gruppo è mancato di costanza e malizia, tipico di una squadra scarsa di senatori.

E non solo, le stesse cosiddette chiocce sono state le prime a risentire di questa rivoluzione. I tre acquisti d’esperienza su tutti. E allora ecco che la dirigenza rossonera – un po’ per necessità economica, un po’ per quelle strettamente legate al campo – sta tenendo d’occhio profili – per così dire – più maturi. Con Reina già arruolato, non è un segreto che il Milan stia seguendo le tracce di Fallaini, in scadenza con il Manchester United, e di Milan Badelj, sul quale però – dopo che Corvino ha confermato che non ci sarà il rinnovo – si stanno fiondando anche Lazio e Juventus. I due giocatori, il belga in particolare, sono ognuno a loro modo due giocatori che potenzialmente possono portare saggezza e fosforo all’interno di un centrocampo che appunto – tolto Biglia – oltre ad essere scarno di alternative, possiede anche un’età media molto bassa.

Così come davanti. Confermato Cutrone, con André Silva in bilico, Edinson Cavani stuzzica non poco la fantasia del duo Fassone-Mirabelli. Sull’attaccante uruguaiano c’è poco da dire, i numeri parlano da soli. E lo stesso non sembra nemmeno così irraggiungibile, soprattutto se la società rossonera decidesse di privarsi del suo giovanissimo portierone Donnarumma, magari cedendolo proprio al PSG. Se non si dovesse riuscire a raggiungere l’attaccante del club parigino, altro giocatore che piace alla dirigenza di via Aldo Rossi è Edin Dzeko. Il bosniaco, nonostante la prima deludente stagione in giallorosso, nelle ultime due stagioni ha dimostrato di essere bomber spietato e affidabile, capace di trascinare una squadra giovane, allenata da un mister altrettanto giovane, al terzo posto ma soprattutto fino alla semifinale di Champions League.

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