Gazzetta, Pato: “Tornare al Milan? Mai dire mai…”

Lunedì sera ha fatto ritorno a San Siro nella “Notte del maestro”, la partita di addio di Andrea Pirlo, segnando anche una doppietta. Preludio di una nuova avventura europea? Alexandre Pato, intervistato da La Gazzetta dello Sport, parla di tutto, dal passato rossonero al presente cinese: “Qui impazziscono per i rossoneri. Anche se non è più il Milan degli anni d’oro, resta una delle squadre più amate e seguite. E questo mi fa sempre piacere, perché io sono legatissimo al club che mi ha lanciato, anche se sono cambiate tante cose. Un mio ritorno al Milan? La proprietà è cinese, il calcio italiano mi piace, sono innamorato di Milano e del Milan, non potrei dire di no. Ho ancora un anno e mezzo di contratto, ma mai dire mai. Se Gattuso mi chiamasse, potrei consigliargli io un attaccante…”.

“Nuovi attaccanti e un’annata deludente? Io non sarei così drastico. Arrivare al Milan e fare subito tanti gol non è facile, in particolare in questa situazione. André Silva al Porto aveva fatto benissimo, a Milano ha sentito troppo la pressione. Kalinic alla Fiorentina giocava in maniera diversa, è sbagliato trarre conclusioni dopo una sola stagione. Entrambi hanno bisogno di fiducia. Bisogna insistere, l’anno prossimo faranno meglio. Chi prenderei tra Belotti e Immobile? Sono forti tutti e due, dico Immobile perché ha fatto una stagione straordinaria. Della Lazio mi piace molto anche Lucas Leiva, è bravissimo a far girare la squadra. Un centravanti che segna tanto fa comodo, ma dietro deve esserci una squadra che gioca per lui. Cutrone? E’ stato bravo ma la seconda stagione sarà più difficile. Ricordo che Kakà una volta mi disse: ‘Il primo anno non sanno chi sei e segnerai di più, il secondo invece i difensori ti avranno osservato e ti marcheranno meglio’. Oggi su Internet c’è tutto, per migliorare bisogna anche studiare gli avversari. Cutrone avrà meno spazi e dovrà essere più scaltro. L’importante è che giochi libero di testa. Rino è bravo a gestire i giovani. E basta paragoni con Inzaghi, non gli fa bene vivere all’ombra di un campione”.

Milan, niente Champions: “E’ triste, ma ci vuole pazienza. Il tifoso ha negli occhi sempre la squadra che ha vinto tutto, ma il Milan ultimamente ha cambiato tanto e tornare al top non è così immediato. Giocare di nuovo l’Europa League è un primo passo, Gattuso ha dato una scossa e il suo rinnovo è stata la scelta giusta”, conclude Pato.

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