Una lunga e feroce rincorsa, forse insufficiente per tornare in Champions League. Il Milan si è reso protagonista di un grande girone di ritorno, grazie all’avvento di Gattuso Gennaro Ivan sulla panchina rossonera. Un cuore milanista, capace di portare caparbietà e personalità all’interno del gruppo di giocatori a disposizione.
Rivalutazione
Il rinnovo di contratto, siglato qualche giorno fa, è la giusta, anche se forse affrettata, conseguenza del lavoro meticoloso messo in atto dall’ex Campione del Mondo. Anche grazie al suo lavoro, infatti, molti dei giocatori della rosa hanno ritrovato lo smalto con cui erano arrivati a Milanello in estate: da Calhanoglu a Biglia, passando – in parte – per André Silva.
A corto d’energia
A frenare la rincorsa milanista ci ha però pensato il fisiologico calo che ha colpito la compagine meneghina. Soprattutto il reparto nevralgico del campo, infatti, è risultato numericamente insufficiente e non in grado di sostenere il triplo impegno ad altissimi livelli: il tour de force di marzo ha visibilmente provato Bonaventura e Kessié, di cui, al momento, non esistono veri e propri ricambi all’interno del gruppo rossonero.
Luglio
Il mercato estivo, dunque, dovrà portare soluzioni. Innanzitutto bisognerà capire le intenzioni societarie su Manuel Locatelli. Il prodotto del settore giovanile non ha trovato grandissimo spazio in questa stagione, probabilmente non considerato pienamente maturo da Montella prima, che pur lo aveva lanciato, e Gattuso poi. A quel punto, poi, andrà rimpolpato e potenziato quello che, ad oggi, è il reparto probabilmente meno determinante del collettivo a disposizione, guarda caso, proprio di un ex centrocampista come Gattuso.