Subito dopo l’incontro con la UEFA per discutere del fair play finanziario, l’amministratore delegato rossonero Marco Fassone, ha parlato ai microfoni di Sky Sport: “E’ la terza volta che incontriamo questa commissione, le abbiamo dato un aggiornamento su come è andata questa stagione a livello economico. E’ un dato bello, visto che a livello economico-finanziario è andata meglio rispetto alle previsioni, a conferma della grande attenzione che mettiamo sui parametri economico-finanziari. Gli abbiamo ripresentato il piano dei prossimi anni e di come il Milan possa essere rispettoso delle regole del Fair Play Finanziario. C’è stata una lunga discussione con loro, ormai conoscono la linea quasi meglio di me. Ci siamo lasciati con rispetto e rimaniamo in attesa che tornino da noi con delle proposte e magari per validare il nostro piano. La lettera di Elliott? E’ una cosa al di fuori delle regole tradizionali, ma siccome il Milan ha un finanziamento in essere con una scadenza ravvicinata, abbiamo ritenuto opportuno presentare loro una lettera da parte del finanziatore che ribadisce la sua vicinanza, il suo supporto al club in qualunque evento, anche remoto di default. È stato fatto per dare sicurezza a loro così come era stato fatto con i revisori dei conti in occasione della semestrale. Una tranquillità per dire che nulla può succedere alle finanze del Milan, in qualunque e deprecabile circostanza. Abbiamo parlato anche del rifinanziamento in quanto è un argomento sul tavolo e oggi li abbiamo esplorati nel dettaglio tutti. Li abbiamo rassicurati sulle tempistiche e sulle trattative che stiamo portando avanti, ho già detto più volte che il finanziamento potrebbe essere puro, ma anche che ci possa essere qualche socio che entri in società: ma dove arriverà, se arriverà, non lo so. Sono cose che riguardano l’azionista. Abbiamo tre proposte sul tavolo: siamo alla ricerca della soluzione migliore per il Milan e per la holding. Non voglio più fare previsioni, però ci stiamo lavorando tanto e mi auguro di risolverla il prima possibile e di toglierla dal tavolo. Alla Uefa abbiamo dato la visione più completa possibile di quello che il Milan ha in procinto di fare. Le sanzioni? E’ acclarato che il Milan, nella gestione precedente alla nostra, non ha rispettato i parametri del FFP. Il Milan è sotto investigazione perché negli anni ’14/’15, ’15/’16 e ’16/’17 non ha rispettato i famosi parametri del break-even, altrimenti non saremmo qui. È quasi inevitabile che nella proposta di agreement ci saranno delle sanzioni, che auspichiamo possano essere contenute in considerazione che c’è stato un cambio di proprietà e che noi ce la stiamo mettendo tutta per essere rispettosi delle regole. Al momento non sono in programma altri incontri, ci siamo lasciati con simpatia e siamo in attesa delle future richieste di approfondimenti, che arriveranno“.
La chiusura del massimo dirigente di Via Aldo Rossi è sul mercato: “Non ho avuto sensazioni che il mercato verrà influenzato, la commissione è stata rispettosissima. Oggi si è limitata a farci domande sui piani e sui numeri, ma non ho la più pallida idea di cosa ci sia nei loro pensieri e quando sarà il momento e ci presenteranno una proposta, solo lì potremo valutarla. Eventuali cessioni di Donnarumma e Suso? Io non sono obbligato a vendere nessuno, ma magari sarà il direttore a chiedermi di fare delle cessioni per fare altri acquisti. Probabilmente il desiderio del club è quello di fare 2-3 inserimenti per il prossimo anno a fronte di altrettante cessioni. Non bisogna aspettarsi la campagna dello scorso anno: lo show è stato fatto, adesso andremo a inserire due o tre tasselli, non credo ne servano di più, per migliorarci dove siamo migliorabili“.