Calhanoglu risolve la settimana più difficile della gestione di Gattuso, tra la sconfitta della storia, riposo cancellato, malumori a Milanello. Calha spacca la porta e cancella tutto, scusandosi per l’assenza più che giustificata della scorsa settimana. Il Milan non scopre ora il fantasista turco, lo scopre Gattuso al suo arrivo. Dall’addio dell’ex Montella, Calhanoglu si è di fatto ritrovato, convincendo match dopo match, gol dopo gol. Sono 6 i gol stagionali, di cui 4 in campionato. Numeri non da capogiro, ma per il Milan è sufficiente la consapevolezza di aver trovato il legittimo proprietario della maglia numero 10 del futuro rossonero. Ieri ha segnato, ha fornito l’assist per il 2-0, insomma cosa chiedere di più? Per i più romantici va aggiunto il bacio sullo stemma del Milan durante l’esultanza per la rete, segno di grande appartenenza.
“Gattuso mi ha sempre detto di liberare la mente e giocare il mio calcio” aveva ammesso Hakan, consapevole del contributo del mister alla sua rinascita. Rinascita confermata al 100% nel match di ieri pomeriggio, nel quale il numero 10 rossonero ha effettuato 4 lanci, creato altrettante occasioni da gol e realizzato un dribbling, oltre ad aver smistato 28 palloni vincenti. Niente male per il primo match post infortunio di due settimane, simbolo della consapevolezza di Hakan di essere al centro del progetto del Milan. Gattuso non ha mai risparmiato elogi per i suoi ragazzi, ma per Hakan ha sempre riservato parole al miele, cosciente della sua qualità indiscussa. Non resta che continuare a scrivere la storia di Calhanoglu al Milan, con la maglia numero 10 che resterà occupata ancora per un po’…
This post was last modified on 30 Aprile 2018 - 10:11