Leonardo Bonucci, capitano del Milan, è intervenuto ai microfoni di Premium. Il numero 19 rossonero ha parlato del suo passato alla Juventus, del suo arrivo a Milano e delle ambizioni dei rossoneri. Di seguito le sue dichiarazioni:
Su Roma e Juventus in Europa: “In Europa è stata una settimana ricca di emozioni, racconta il capitano, sono molto contento per la Roma e dispiaciuto per la Juventus perché fare tre gol al Bernabeu non è una cosa da tutti i giorni. Poi c’è stato questo episodio dubbio nel finale, ma hanno dimostrato di essere all’altezza. Il calcio è fatto di episodi che possono capitare. Se ho pensato, ‘meno male che non sono lì’ quando ha fischiato il rigore? Sì, l’ho pensato, perché forse non avrei saputo tenere a freno i miei istinti”.
Su Milan-Napoli: “Per noi era importante un punto ieri e ho esultato alla parata di Gigio come se avesse fatto un gol, perché di fatto è valsa come un gol. Sono stato fortunato ad avere come compagno Buffon che è stato il migliore della storia del calcio e ora gioco con Gigio che può diventare uno dei più forti. Deve restare leggero, non sentire le pressioni perché solo così può crescere. Più stupito dalla rovesciata di Ronaldo o dalla parata di Donnarumma? Sono stati due grandi gesti tecnici“.
Poi il discorso si sposta sul Milan: “Stiamo crescendo, abbiamo avuto un po’ di difficoltà nei primi mesi ma adesso ha iniziato a gattonare. Il momento più difficile sono stati i primi mesi, non capivamo dove erano gli errori e non miglioravamo, poi fortunatamente siamo cresciuti e abbiamo iniziato una rincorsa in cui abbiamo speso molte energie. Non mi aspettavo di essere terzi nel girone di ritorno, ma ci speravo. Significa che stiamo facendo bene e che stiamo diventando ancora più squadra per fare il salto di qualità. Il segreto è la difesa? Come dico sempre la difesa non è composta solo dai quattro difensori, bisogna parlare di fase difensiva. Perché quando un attaccante è a 20 metri da noi difensori, si riduce lo spazio per gli altri e agevola il nostro compito. È merito di Gattuso che ci ha inculcato questo modo di difendere e di cercare trame di gioco che ci hanno permesso di essere terzi nel girone di ritorno“.
“Se sento di essere il capitano del Milan nel profondo? Spero di fare il capitano al meglio. Mi sono messo a disposizione e ho sempre cercato di essere me stesso in ogni occasione. Ho sbagliato, ho fatto altre cose buone, ma credo di aver portato esperienza a un gruppo giovane. Sono contento di essere il capitano di questa squadra. Il Torino di Mazzarri? Si sono ripresi alla grande, ora sono una squadra, esprimono un buon calcio e dovremo stare attenti. Ma abbiamo l’obbligo di vincere“.