La sosta per le nazionali serve a tracciare bilanci, di squadra e personali. In casa Milan il paradosso si chiama Suso, leader incontrastato in rossonero, snobbato da Lopetegui che non l’ha convocato per queste amichevoli. La concorrenza nella Roja è altissima ma non prendere nemmeno in considerazione l’8 del Milan sarebbe quantomeno curioso. L’ex Liverpool ha poco più di due mesi per convincer il suo C.T. a portarlo in Russia.
Intanto Gattuso si coccola il suo top player per questo sprint finale. Anche sotto la sua gestione Suso non è mai uscito dal campo. Ingranaggio fondamentale di un’orchestra che non sbaglia spartito dal 30 dicembre. E’ l’attaccante con il minutaggio più alto e il secondo per numero di reti, otto, una in più della passata stagione. Non male per un esterno d’attacco. E’ l’arma in più di questo Milan, dalla sua fascia arrivano i pericoli migliori, con quella sua finta a rientrare che non è stata ancora inserita nei database dei difensori e quel sinistro magico, manna dal cielo per Cutrone e compagni. Assist come se piovessero, cinque in questa stagione, giocate da fenomeno e una sicurezza nei propri mezzi che si è duplicata nelle due annate.
In Spagna scrivono di un forte interesse su di lui del Real Madrid, stuzzicato da una clausola da 40 milioni che appare bugiarda rispetto al valore del giocatore e che andrebbe ritoccata verso l’alto per allontanare e scoraggiare i club interessati. Nonostante questo però il mister delle furie rosse ha preferito non convocarlo. Ora però arriva la Juve e poi il derby, una gara che ha sempre esaltato Suso e che verrà vista in tutto il mondo. Chissà che qualche sua giocata non venga trasmessa anche nelle tv della penisola iberica…