La Coppa, il sogno, il grande incubo. Parafrasando gli 883, la Coppa è l’Europa League, il sogno è la rimonta in casa dell’Arsenal, domani alle 21.05 all'”Emirates”, il grande incubo fu quello che attraversò le ossa dei tifosi presenti a Londra nel 2012, tra cui il sottoscritto, quando per poco i Gunners non rimontarono lo 0-4 della gara di andata. Finì 3-0 per loro, un risultato che, ribaltato, permetterebbe al Milan di superare il turno e approdare ai quarti. Perché, in fondo, non sperarci? Nel turno precedente il modesto Ostersunds per poco non ci riusciva: dopo le tre reti incassate all’andata, aveva colpito gli inglesi due volte salvo poi soccombere vincendo inutilmente per 2-1.
Gattuso e Bonucci prima e dopo la partita di giovedì scorso hanno chiaramente evidenziato il momento deficitario del Milan in quanto a esperienza europea, pertanto è difficile pensare a un Milan improvvisamente in grado di maneggiare la materia con grande dimestichezza dopo soli sette giorni. Ogni partita però ha una storia a sé, l’Arsenal, vincitore anche col Watford domenica in Premier League, non è certo ancora fuori dal lungo tunnel che lo vede lontano dalla qualificazione alla Champions League in campionato e con la panchina di Wenger sempre in bilico.
Il Milan a Londra dovrà giocare una gara diversa da Genova, seppur la vittoria all’ultimo minuto possa aver iniettato nelle vene dei gattusiani veleno buono da mettere in campo in Inghilterra. Dovrà essere più sfacciato, giocarsi il tutto per tutto, avere gamba e fare le cose in fretta ma con lucidità, senza perdersi nel palleggio e nella leziosità, alzando i ritmi della gara. Anche se questo comporterà dare in pasto qualche ripartenza ai Gunners, letali da quel punto di vista. Ma in fondo, questa campagna europea è servita per ritrovare gli impegni infrasettimanali dopo tanti mercoledì a spasso e può essere, male che vada, un ottimo biglietto da visita per la nuova stagione: questa volta con una cartina dell’Europa in mano per non sbagliare più strada.