Che per Milano non siano “i migliori anni della nostra vita” come cantava Renato Zero, è abbastanza noto. Niente finali, men che meno trofei, né uno straccio di partecipazione alla lotta scudetto. Nell’ultimo quinquiennio Inter e Milan sono parse più due nobili decadute che due valide alternative alla Juventus pluricampione. Anche gli stessi derby disputati tra le due compagini hanno lasciato parecchi sbadigli, con capitani improvvisati che hanno fatto impallidire i Facchetti e i Rivera di un tempo e sbadigli sul rettangolo verde.
Eppure, nelle ultime quattro sfide, i sussulti di orgoglio sembrano essere tornati alla luce. Prendendo in esame le ultime due stagioni, sarà il quinto derby, se oltre ai quattro di campionato andiamo a sommare la sfida “natalizia” in Coppa Italia. Lo scorso anno, con Montella in panchina, il Milan si portò avanti due volte contro i nerazzurri nel derby casalingo, salvo poi essere raggiunto all’ultimo minuto da Perisic. Copione capovolto al ritorno, ancora un 2-2 firmato in extremis dalla arcinota zampata di Zapata. Anche all’andata girandola di emozioni seppur con un finale amaro per la causa rossonera: Suso e Bonaventura riprendono due volte Icardi, che poi sentenzia con il definitivo 3-2.
Detto del derby di Coppa giocato in mezzo a poco spettacolo e col coltello tra i denti e deciso da Cutrone, la sfida di domenica sera appare ancor più equilibrata e di certo rinvigorita dalla ripresa del Milan, che a dispetto della sfida di andata può contare sulla bilancia pendente un poco di più dalla sua parte. Prezzi “vergognosi” ma stadio pieno, freddo e neve che hanno intrappolato l’Italia ma tanta voglia di calcio. Questo sarà Milan-Inter. I tifosi rossoneri si augurano un’altra girandola di emozioni, stavolta tutte di parte rossonera. Le loro coronarie hanno già sofferto abbastanza.